Armellini (Consultique): "Sarà la prima edizione con il numero più alto di consulenti indipendenti"

Giulia Armellini
foto ceduta (Consultique)

L’evoluzione della consulenza indipendente in Italia ha un nome ben preciso: Fee Only Summit. In convegno annuale, organizzato da Consultique SCF, che riunisce società e professionisti sotto un unico cappello, quello della consulenza a parcella. Si tratta dell’undicesima edizione e di un ritorno in presenza, dopo lo stop dovuto a causa della pandemia. Al palazzo della Guardia di Verona, domani 26 e giovedì 27 ottobre, si alterneranno oltre 32 speaker, 16 società dell’asset management internazionale in 13 incontri ed eventi diversi. Non solo. Come spiega Giulia Armellini, project manager & consulente finanziario indipendente della società, quest’anno Consultique festeggia anche i suoi primi vent’anni dalla fondazione. “È la prima edizione con il numero più alto di consulenti finanziari indipendenti iscritti all’Albo e partecipanti all’evento”, dice.

Se la consulenza finanziaria indipendente è tra i settori della finanza con più alto tasso di crescita a livello mondiale insieme al fintech (EY 2019), stiamo assistendo anche in Italia ad un’espansione, come già avvenuto negli USA, in Australia, in Regno Unito e nei Paesi Bassi. “Quest’anno abbiamo superato quota 600 iscritti all’Albo OCF tra consulenti finanziari autonomi e società di consulenza finanziaria” afferma Armellini. “Le nostre sezioni sono cresciute negli ultimi due anni del +42 per cento”. Inoltre, come racconta la manager, sembra che la consulenza fee only piaccia ai più giovani. “L’età media degli iscritti è inferiore alla sezione dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede e ciò dimostra l’interesse sempre più crescente anche da parte dei giovani che vogliono intraprendere questa carriera in alternativa al canale tradizionale bancario e delle reti di vendita”.

Una normativa ancora incompleta

Numeri in crescita ma ancora, appunto, lontani dal canale tradizionale di consulenza delle reti. “La nostra sezione è nata il primo dicembre 2018, prima di quella data non era possibile intraprendere questa professione in Italia. Nei primi anni abbiamo già visto grandissimo interesse che crescerà sempre di più una volta che verranno normati tutti i requisiti per accedere alla nostra sezione. Attualmente i consulenti finanziari indipendenti operano in ogni regione d’Italia, ad eccezione della Valle D’Aosta”, continua l’esperta.

D’altronde, la normativa che si applica ai consulenti finanziari indipendenti (ridenominati “autonomi”) non è ancora completa. “Sono attualmente impossibilitati nell’effettuare il passaggio alla nostra sezione tutti i bancari e consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede che sono entrati nell’Albo OCF ‘di diritto’, ovvero per esperienza senza aver mia fatto l’esame. Questi soggetti, che sono circa il 30% del totale degli iscritti ‘fuori sede’, dovrebbero sostenere l’esame per diventare consulenti finanziari autonomi dopo aver maturato già oltre dieci anni di esperienza nel settore”, spiega Giulia Armellini.

L’accesso alla professione verrà semplificato con l’entrata in vigore dello schema di DM Unico sui consulenti finanziari. “Come si può leggere dalla bozza sul sito del MEF, non solo permetterà di iscriversi alla nostra sezione grazie all’esperienza (e non solo tramite il superamento dell’esame) ma darà a tutti coloro che sono stati preposti ad uno dei servizi e attività di investimento MiFID (tre anni negli ultimi dieci) di accedere alla nostra sezione senza superare l’esame”, afferma. “Parliamo di migliaia di soggetti che lavorano nel settore finanziario in vari ruoli, anche se non strettamente legati alla consulenza in materia di investimenti”, conclude la consulente finanziaria indipendente.