Arriva sul mercato il primo ETF con commissioni negative

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La fame di masse in gestione continua a crescere, e negli Stati Uniti ha scatenato una vera e propria una guerra sui prezzi portando le commissioni medie ponderate per asset allo 0,15% nel 2018, il livello più basso della storia. Ma è già stato toccato il limite minimo? La risposta è no.

J.P. Morgan AM ha appena chiesto il permesso alla SEC di registrare un nuovo ETF con una commissione dello 0,02%, il che lo renderebbe il più economico sul mercato. Anche Vanguard ha ridotto la commissione del Vanguard Total Bond Market ETF allo 0,03%, affermando che non sarebbe stata l’ultima diminuzione. Inoltre, meno di un anno fa, la società di gestione aveva dichiarato che avrebbe tolto le commissioni su circa 1.800 dei suoi prodotti a tutti quei clienti che avrebbero utilizzato la sua piattaforma.

Da diverso tempo, sul mercato si vocifera che il settore degli ETF eliminerà le commissioni di gestione su tutti i prodotti. Tutto ciò è già realtà:

Social Finance (SoFI), una delle ultime società a sbarcare negli Stati Uniti, ha già iniziato a distribuire ETF con commissioni dello 0%. Nello specifico parliamo di SoFi Select 500 (SFY) e SoFi Next 500 (SFYX), due prodotti che al momento non sono ancora arrivati in Italia.

La domanda è... è davvero lo 0% il limite minimo? Beh... a giudicare dagli ultimi movimenti che si stanno vedendo sul mercato, sembra di no. Salt Financial, data provider di indici ed ETF con sede a New York, ha compiuto un ulteriore passo in avanti. L'azienda ha notificato al regolatore americano che non solo eliminerà le commissioni dello 0,29% del suo prodotto Salt Low truBeta US Market (LSLT), ma ha intenzione di pagare gli investitori cinque punti base per almeno un anno o fino a quando il prodotto raggiunga 100 milioni di dollari di masse.

La cifra non è stata scelta a caso. È la soglia minima che gli ETF hanno bisogno per sopravvivere. La dimensione del prodotto è cruciale per la sua sopravvivenza. Negli ultimi 17 anni, le società di gestione hanno liquidato più di 800 ETF in Europa, di cui la metà è stata eliminata dal mercato negli ultimi tre anni. Il 96% di questi aveva un patrimonio inferiore agli 85 milioni di euro. Più specificamente, i fondi quotati hanno avuto, in media, un volume di asset dell'ordine di 20 milioni e una commissione di gestione dello 0,69%. Vale a dire: erano piccoli e costosi e la loro vita media era di soli tre anni e mezzo.

Sarà quindi necessario capire se questa strategia dell'ETF a commissioni minime o addirittura negative possa dare il risultato sperato, anche se alcune società di consulenza rimangono scettiche. "Gli ETF provider devono accettare la pressione sui costi come una sfida di lungo periodo. Ma ciò non significa che gli ETF con zero commissioni diventino la regola. Ci sono dei limiti sulla velocità con cui i provider possano ridurre i costi, ma soprattutto di quanto. I limiti di trasparenza possono ridurre l’interesse degli investitori per gli ETF a commissione zero", affermano da EY.

Salt Financial lo sta facendo temporaneamente su un prodotto appena lanciato sul mercato. Al momento è un caso isolato, ma certamente può aprire la strada a una nuova era per gli ETF, specialmente per quei provider che sono entrati nel business in un secondo momento o solo di passaggio.