Le reti di consulenti finanziari aprono il 2022 con un risultato positivo. Secondo la rilevazione di Assoreti, a gennaio la raccolta netta si è attesta a 3,8 miliardi di euro: un aumento del 2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (anche se in netta flessione rispetto al record di 6,8 miliardi toccato a dicembre 2021).
La crescita tendenziale dei volumi di raccolta è riconducibile alla componente amministrata del portafoglio, sia per la parte finanziaria sia per la liquidità, e ai prodotti assicurativi/previdenziali. Si porta in calo la raccolta netta sulle gestioni collettive e individuali. Le dinamiche osservate nel mese si traducono in volumi di raccolta positivi sui prodotti del risparmio gestito, pari a 1,6 miliardi (-28,8% a/a) e in movimentazioni nette sui prodotti amministrati prossime ai 2,2 miliardi (+51,9% a/a). “Il mercato guarda oggi a uno scenario internazionale complesso la cui dinamica rischia di coinvolgere l’emotività degli investitori”, commenta Marco Tofanelli, segretario generale dell’associazione. “In questo contesto, ed è quello che abbiamo osservato nel corso di questi ultimi due anni, la consulenza finanziaria, grazie anche a una maggiore consapevolezza degli italiani, assume un ruolo ancora più centrale, esprimendo il suo massimo valore nel perseguire l’interesse dei clienti nella protezione e valorizzazione dei loro risparmi”.
Risparmio gestito, in testa la componente assicurativa
Il 73,1% degli investimenti netti realizzati sul comparto gestito coinvolge la componente assicurativa/previdenziale; i versamenti netti ammontano, nel complesso, a 1,2 miliardi (+9,4% a/a) e si concentrano sulle unit linked (700 milioni) e sui prodotti multiramo (428 milioni). Il bilancio delle gestioni patrimoniali individuali è positivo per 376 milioni di euro (-15,1% a/a); le sottoscrizioni nette sulle gestioni patrimoniali in fondi raggiungono i 380 milioni di euro mentre il saldo sulle gestioni patrimoniali mobiliari è negativo per 4 milioni.
La distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento determina volumi di raccolta netta per soli 66 milioni (-91,4% a/a). Seppur di poco, sugli OICR aperti si osserva la prevalenza dei riscatti (-8 milioni) mentre il bilancio dei fondi chiusi mobiliari è positivo per 74 milioni.
Il contributo mensile delle reti al sistema degli OICR aperti raggiunge così 1,5 miliardi, grazie soprattutto alla distribuzione indiretta di quote, e risulta pari al 29,2% dei volumi totali dell’industria (5,3 miliardi).
Risparmio amministrato
Il saldo delle movimentazioni realizzate sugli strumenti finanziari amministrati è positivo per 309 milioni (+165,3% a/a) mentre la raccolta di liquidità si attesta a circa 1,9 miliardi (+41,8 a/a).