In un clima di incertezza economica e finanziaria, la liquidità la fa da padrone a scapito dei prodotti finanziari. Soffrono le sottoscrizioni in fondi aperti. Fanno bene i prodotti unit linked.
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Meno prodotti finanziari, più risorse sui conti correnti. In un clima di incertezza economica e finanziaria la liquidità la fa da padrone, anche nel saldo mensile di Assoreti. A maggio le reti raccolgono 3,9 miliardi (in crescita su base mensile) ma con una contrazione a livello annuale (-22,5% su maggio 2021), registrando un rallentamento degli investimenti netti in prodotti finanziari e assicurativi (1 miliardo) a fronte di una concentrazione di risorse su conti correnti e depositi (2,9 miliardi).
Secondo l’associazione, tuttavia, le reti si confermano, comunque, punto di riferimento sia per i risparmiatori italiani sia per l'industria del risparmio gestito. Il numero di clienti seguiti dai consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede, infatti, aumenta, in un mese, di circa 18 mila unità e raggiunge i 4,867 milioni. Il contributo mensile delle reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, è pari a 756 milioni di euro e, per il secondo mese consecutivo, si confronta con risultati negativi realizzati dagli altri canali di distribuzione (-1,1 miliardi). Da inizio anno, le reti canalizzano il 55,2% della raccolta netta realizzata dall'intero sistema fondi. “La lettura dei dati non può prescindere dal considerare il momento di profonda incertezza tra tensioni geopolitiche, inflazione e prospettive restrittive nelle principali politiche monetarie” spiega Marco Tofanelli, segretario generale di Assoreti. “Il solido risultato di raccolta riflette, nelle sue dinamiche, il complesso equilibrio tra aspettative e rischi, in una continua attività di pianificazione nel tempo degli investimenti'.
Risparmio gestito
Guardando i dati, nello specifico, a maggio la raccolta del risparmio gestito è pari a 881 milioni, soprattutto grazie ai prodotti assicurativi e previdenziali (723 milioni). Soffrono, invece, le sottoscrizioni in fondi aperti, con un saldo negativo per 189 milioni. I riscatti riguardano sia gli Oicr di diritto estero (-201 milioni) sia i fondi italiani (-14 milioni). Il bilancio è positivo per i fondi azionari (764 milioni di euro) mentre prevalgono i riscatti sugli obbligazionari (-752 milioni) e sui bilanciati (-99 milioni).
La raccolta netta sugli strumenti finanziari amministrati si attesta, invece, a 103 milioni.