Autunno delicato per i titoli di stato

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foto: autor Paola Marchiò, Flickr, creative commons

Ad inizio 2015, così come ad inizio 2014 e 2013, l’idea di molti investitori era che i rendimenti offerti dai titoli di stato nell’area Euro fossero così bassi da non presentare particolare interesse. Come negli anni passati, anche quest’anno questa idea è stata messa a dura prova, con nuovi minimi di rendimento visti in primavera sulla scia del quantitative easing iniziato dalla Banca Centrale Europea. "Attualmente i rendimenti dei titoli tedeschi decennali sono più alti di quelli di inizio anno, dando ragione a chi era sottoinvestito, ma fino ad aprile il rally dei titoli di stato ha messo alla luce quanto forte è tuttora il ruolo della BCE come compratore e quanto tempo può volerci per fermare questo ciclo trentennale di calo dei tassi", spiega il team di Asset Allocation di MoneyFarm SIM. Al di fuori dell’area Euro la situazione non è molto diversa in Giappone (anche qui il quantitative easing è in pieno corso), mentre negli Stati Uniti e in Regno Unito i rendimenti sono più alti e prezzano già una nuova fase di rialzo tassi.

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