Di fronte all’attuale fase di incertezza sui mercati per le dinamiche geopolitiche e i cambiamenti tecnologici derivanti dall’automazione e dall’intelligenza artificiale, per gli investitori saper distinguere tra i titoli vincenti e perdenti diventa più importante che mai. In questo cotesto, secondo GAM, il vantaggio della gestione attiva rispetto agli investimenti passivi che si limitano a replicare gli indici di mercato è la capacità di cogliere le migliori opportunità nell’ambito dei temi strutturali. In particolare, per l’azionario europeo, secondo la casa di gestione, è indispensabile “identificare e massimizzare i rischi specifici dei singoli titoli che non si possono replicare attraverso i fondi ETF fattoriali/smart beta, né tanto meno attraverso fondi passivi generalisti basati su indici europei”, spiega Niall Gallagher, Investment Director, Azionario Europa di GAM.
“In Europa ci sono molte imprese leader al mondo all’avanguardia per quanto concerne le tendenze strutturali globali a lungo termine, come la decarbonizzazione e la digitalizzazione”, prosegue l’esperto. “Per gestione attiva intendiamo che investiamo solamente nelle società particolarmente convincenti, anziché adottare un approccio generalizzato che fa riferimento a un indice”, assicura. Il focus della casa di gestione è quindi sui rischi specifici dei singoli titoli tra le migliori società globali in Europa, a partire da alcuni temi che secondo la sua analisi definiscono una nuova era per gli investimenti. Questi sono:
Normalizzazione di tassi d’interesse
I tassi di interesse e i rendimenti obbligazionari sono rimasti a livelli straordinariamente bassi a lungo. “La normalizzazione può mettere in difficoltà i nuovi modelli di business che si basano sulla convinzione che i tassi resteranno sempre pari a zero, mentre ha avuto effetti molto positivi sugli utili e sul rendimento del capitale impiegato nel settore bancario”, analizza Gallagher. “In particolare, abbiamo una posizione sovrappesata in UniCredit e CaixaBank”, dice.
Decarbonizzazione
Secondo GAM, i colossi del settore energia che generano abbondante flusso di cassa e dispongono di capitale utilizzabile e di competenze tecniche hanno un ruolo importante nel percorso estremamente ambizioso verso l’azzeramento delle emissioni nette, mentre la portata degli investimenti necessari in nuove infrastrutture è stata sottostimata. “Puntiamo dunque sulle società come TotalEnergies”, afferma l’Investment Director.
Trasformazione digitale
“Il cambiamento in corso su scala globale coinvolge molti segmenti: automazione, semiconduttori, cloud computing, intelligenza artificiale e, in generale, il passaggio dai servizi offline a quelli online”, continua. “In Europa ci sono imprese di rilevanza regionale e globale, come ASM International”, dice.
Ascesa classe media in Asia
Entro il 2030, secondo le stime, ci sarà circa un miliardo di consumatori appartenenti alla nuova classe media globale, con l’Asia che rappresenterà quasi il 70% dei consumi mondiali. “Le società quotate in Europa prevalgono nei consumi di alta gamma. Puntiamo su LVMH e Inditex”, dichiara Gallagher.
Prezzi delle risorse più alti
I settori delle risorse, in particolare l’energia, hanno registrato un profondo calo degli investimenti fissi negli ultimi dieci anni, con la flessione dell’offerta. “Oltre all’energia, gli investimenti minerari non bastano a soddisfare le necessità del percorso verso net zero. Tra le posizioni sovrappesate in portafoglio c’è Linde”, conclude l’esperto.