Azionario globale, torna un cauto ottimismo sull'asset class per il 2023

FSP Channel - Intervista doppia

Cauto ottimismo. Potremmo riassumere così le prospettive per il 2023 dell'azionario globale. Dopo un 2022 tutt'altro che facile da decodificare per investitori e professionisti dei mercati finanziari, con l'eccezionale correlazione tra azionario e obbligazionario, i primi mesi di quest'anno promettono rinnovate opportunità sull'equity.

"Un'opportunità interessante per gli investitori, a nostro avviso, è rappresentata dai mercati emergenti anche grazie alla riapertura del mercato asiatico, inoltre le valutazioni e la presenza di uno scenario macro più favorevole potrebbe aiutare anche l'eurozona, in particolar modo il settore finanziario, i titoli bancari in testa", analizza Federica Giuliani Fund Research & Alternative Investments di Fideuram Asset Management SGR. "Per gli Stati Uniti il processo degli utili è in rallentamento e questo potrebbe protrarsi anche nei prossimi trimestri il ché ci fa pensare che potrebbe essere interessante aumentare l'esposizione a questo mercato sfruttando le fasi di debolezza nel corso 2023", aggiunge l'esperta.

Gli fa eco Emilio Pappalardo, portfolio manager di Sella SGR: "Siamo moderatamente costruttivi sull'asset class azionaria globale per il tema delle riaperture in Cina, per il trend di normalizzazione nei colli di bottiglia lungo la catena di approvvigionamento globale e il raggiungimento (almeno apparente) del picco d'inflazione. Chiaramente, ci sono una serie di aree favorite rispetto ad altre, le valutazioni si sono ridimensionate rispetto a un anno fa, tra le aree favorite vediamo l'Europa, così come i mercati emergenti e in termini di settori preferiamo avere un approccio più bilanciato tra ciclici e difensivi e tra titoli growth e value"

Di seguito l'intervista doppia in occasione dell'ultima puntata di FundsPeople Channel.