L'alta volatilità che al momento caratterizza i mercati finanziari non spaventa i titoli del settore tecnologico, che continuano a performare nonostante la forte incertezza globale.
Negli ultimi anni il settore tecnologico ha riportato ottimi risultati, nonostante la debolezza dell’economia globale e la recente forza del dollaro, che hanno gravato sulla domanda di prodotti tecnologici. La tecnologia infatti è stata uno dei principali catalizzatori rispetto alla formazione dell’economia globalizzata di oggi, ed uno dei modi in cui questa sta ridisegnando l’economia globale consiste nel facilitare il crescente predominio delle idee rispetto ai prodotti fisici.
Apparentemente, l’alta volatilità che al momento caratterizza i mercati finanziari non spaventa i titoli del settore tecnologico, che continuano a performare nonostante la forte incertezza globale. Questa categoria di prodotti in passato ha causato delle bolle nel settore della tecnologia, in primis la bolla speculativa delle Dot-com del 1999 negli Stati Uniti (la cosiddetta “bolla della new economy”), e nell’agosto 2015 la bolla finanziaria in Cina, dove i prezzi delle azioni delle società tech cinesi erano cresciuti moltissimo senza particolari ragioni collegate ai risultati delle aziende, con conseguente scetticismo degli investitori che iniziarono a vendere, scatenando il “panico nelle borse”.
Tuttavia la situazione attuale è ben diversa, visto che le azioni delle numerose e più longeve società del Nasdaq seguono questo trend rialzista, e dove, sulla base dei solidi guadagni, le loro valutazioni sono tutte abbastanza ragionevoli. Viene quindi da pensare che questa tendenza possa proseguire ancora, e guardando ai dati storici delle performance di settore degli ultimi tre anni (seppur i rendimenti passati non siano indicativi di quelli futuri), notiamo una crescita costante della classe equity technology.
In particolare se teniamo in considerazione i tre fondi azionari tecnologici con il Marchio Funds People, rientranti nella categoria dei Consistenti, si evince come questi abbiano ottenuto dei rendimenti più che positivi dall’autunno del 2013 ad oggi, dove il migliore in questo senso è stato l’italiano Eurizon Azioni Tecnologie Avanzate con il +18,97% (+8,31% nel 2016). Si tratta di un azionario informatico che investe principalmente in azioni di emittenti operanti nei settori ad elevato contenuto tecnologico (ad esempio, produzione di semiconduttori, componenti elettronici, personal computer, applicazioni Internet, hardware, software e servizi collegati), di ogni area geografica, con una prevalenza dell’86,98% negli Stati Uniti.
Il prodotto è seguito dal Pictet-Digital con il +18,93% (+12,36% nel 2016), che predilige società dei settori delle telecomunicazioni, dei media e delle tecnologie (TMT), in grado di offrire applicazioni interattive e servizi digitali a consumatori e imprese, e dal JPM Europe Technology con il +13,97%, che investe in titoli azionari emessi da società operanti nel settore della tecnologia (inclusi media e telecomunicazioni) aventi sede o che svolgono la parte preponderante della propria attività economica in un paese europeo.
Fonte: Morningstar Direct. Rendimenti fondi Consistenti azionari tecnologici a 3 anni.