Un’offerta che “sottovaluta il valore della nostra banca”. È la conclusione, in merito all'OPS lanciata da Unicredit, espressa da Massimo Tononi presidente di Banco BPM nella call con gli analisti al temine del CdA che si è tenuto nel pomeriggio del 24 aprile. Secondo quanto comunica l’istituto, il Consiglio di amministrazione, “a seguito di un’attenta valutazione” di termini e condizioni dell’offerta di Unicredit presentata lo scorso 2 aprile e alla luce di elementi evidenziati nel comunicato dell’emittente “ha ritenuto l’OPS non conveniente e il corrispettivo non congruo”. In particolare Piazza Meda evidenzia come la valutazione sia insoddisfacente per gli azionisti di Banco BPM e non rifletta il reale valore delle azioni della banca; penalizzi, inoltre, gli azionisti di BPM rispetto a quelli di UniCredit; e la combinazione con UniCredit e il conseguente raggiungimento degli obiettivi strategici dell’operazione siano soggetti a rischi e incertezze. Nell’OPS lanciata lo scorso 25 novembre, il rapporto di concambio è stato fissato da Unicredit a 0,175 azioni di nuova emissione per ogni azione esistente di Banco BPM. In base ai prezzi di mercato di giovedì 24 aprile l’offerta, che avrà il via il 28 aprile e si concluderà il 23 giugno per un valore complessivo di 13 miliardi di euro, ha già uno sconto del 9% rispetto alla quotazione attuale di Banco BPM.
Banco BPM respinge l’OPS di Unicredit, “non conveniente e corrispettivo non congruo”

Dave Photoz, Unsplash
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