A sorpresa Draghi ha ribadito con forza l’impegno ad agire per perseguire l'obiettivo di fondo della sua politica monetaria, ovvero la stabilità dei prezzi. Si è detto quindi pronto a intervenire di nuovo per sostenere la ripresa economica e quella dell’inflazione: un messaggio che è piaciuto ai mercati. Si sono tranquillizzate anche le banche italiane: da parte dell’Eurotower non è stato acceso nessun faro speciale sulle loro sofferenze e non arriveranno richieste aggiuntive di capitale. Commenta Luca Noto, portfolio manager obbligazionario di Anima, in relazione a quanto è emerso nel Consiglio Direttivo della BCE: “a fronte di un cambiamento dello scenario di inflazione, a causa dei minimi toccati dal prezzo del petrolio (calato del 40% dal precedente meeting, ndr) e delle preoccupazioni legate alla crescita globale, la BCE ritorna a utilizzare la retorica dell’interventismo graduale, necessaria per riportare l’indice dei prezzi verso livelli prossimi al target del 2% senza ulteriore ritardo”.
BCE, dopo il ‘what ever it takes’ arriva il ‘we don’t give up’

foto: autor European Central Bank, Flickr, creative commons
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