Bernard Lalière (Degroof Petercam AM): high yield attrae ancora, ma con strategie difensive

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Il sell-off di maggio sul mercato high yield europeo ha posto le basi per nuove opportunità attraenti. Lo ha spiegato a Funds People Bernard Lalière, co-gestore di Degroof Petercam AM dei fondi DPAM L Bonds EUR High Yield Short Term e DPAM L Bonds EUR Corporate High Yield, quest’ultimo con rating Consistente Funds People.

La correzione di maggio ha reso il mercato high yield più interessante, creando dei punti di ingresso in cui cercare valore a lungo termine”, spiega Lalière. “Rispetto al passato, probabilmente, il periodo di maggiore volatilità potrà contribuire all’allargamento degli spread, sintomo di una maggiore probabilità di default e incremento del risk premium, ciò però non esclude che ci sia valore su cui puntare”, aggiunge. “Se si considera la forte relazione tra la crescita economica europea e gli spread, la correzione sul mercato obbligazionario high yield a cui abbiamo assistito di recente può definirsi un semplice repricing, in risposta al rallentamento macroeconomico in atto. Dunque si tratta di un’inversione di trend all’interno di un mercato che era troppo costoso. Tuttavia, nel breve termine, possiamo aspettarci un leggero deterioramento del mercato, trainato dall’evoluzione di una serie di fattori esterni, quali la trade war e la situazione politica europea”, commenta il gestore.

Per entrambi i fondi viene utilizzato il medesimo processo di investimento. La costruzione del portafoglio avviene tramite un’analisi bottom-up (analisi fondamentale del credito) e un’analisi di valore relativa. “Negli ultimi quattro-cinque mesi abbiamo optato per una strategia difensiva”, dichiara Lalière. “Riteniamo infatti che il credit risk premium non sia propriamente prezzato sul mercato, pertanto cerchiamo tutti quei titoli che siano meno sensibili alle nuove condizioni macroeconomiche”, spiega. “Questo si traduce in una strategia che permette di conservare il capitale, focalizzandoci su prodotti a bassa volatilità. A tal fine abbiamo recentemente incrementato la nostra liquidità”. L’approccio difensivo si sviluppa in maniera diversa nei due fondi. Nel DPAM L Bonds EUR Corporate High Yield “attuiamo soprattutto una sector allocation con duration vicina a quella del benchmark (Bloomberg Barclays Euro high yield 3% Capped ex Fin)”. Nel secondo, DPAM L Bonds EUR High Yield Short Term, “applichiamo una rating allocation, mantenedo duration bassa”, spiega.

“A livello di settori abbiamo un’esposizione maggiore sugli industriali, perché beneficiano di più della crescita del PIL, che attualmente si sta assistendo in Europa. Mentre a livello di Paese, il peso maggiore è rappresentato dalla Francia, soprattutto perché è il maggiore emittente di titoli high yield”, illustra Lalière.

La scelta di escludere in entrambi i fondi i titoli finanziari ha diverse motivazioni. “Innanzittutto ciò è in linea con il benchmark di riferimento”, afferma. “Inoltre, esiste una forte relazione tra il settore bancario e gli spread governativi, pertanto cerchiamo di evitare questa interazione, fermo restando che la volatilità del settore finanziario è strettamente correlata a fattori politici, e quindi rischia di essere inficiata”.

A detta dell’esperto, la migliore strategia da attuare al momento è quella di rimanere cauti, su un mercato che può ancora offrire tanto agli investitori.