Bettaieb-Loriot (Vontobel), view positiva sul debito italiano in questa fase di mercato

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Mondher Bettaieb, immagine concessa (Vontobel AM)

La recente rielezione di Sergio Mattarella nel ruolo di Presidente della Repubblica e la conseguente conferma di Mario Draghi alla guida dell’esecutivo sono state lette come un segnale di stabilità dell’Italia. E gli investitori hanno accolto con favore queste notizie, perché come evidenziato da Mondher Bettaieb-Loriot, head of Corporate Bonds di Vontobel, “da quando Draghi è diventato Primo Ministro il mercato obbligazionario italiano si è certamente comportato bene e ha fornito agli investitori un interessante carry income fino alle recenti elezioni presidenziali”. La buona performance è stata sostenuta da una buona crescita economica, dagli upgrade delle agenzie di rating (S&P e Fitch), dal fatto che il deficit di bilancio è sotto controllo e da una dinamica positiva del debito che ha visto la forte ripresa garantire che i livelli di Debito/PIL siano scesi a circa il 150% a fine 2021, dal 156% del 2020 ovvero un credito positivo.

La volatilità, tuttavia, è recentemente aumentata dopo la svolta hawkish della BCE che ha portato la comunità degli investitori a credere che la BCE interrompa i suoi acquisti di asset obbligazionari prima del previsto”, analizza Bettaieb-Loriot. Tuttavia l’esperto crede che la reazione del mercato sia esagerata se si considera questa recente ondata di volatilità come un'opportunità.

La prospettiva sull’obbligazionario italiano

“Il premier Draghi è stato riconfermato al suo posto dopo la rielezione del presidente Matarella e porterà avanti l'agenda delle riforme e degli investimenti, con le tranche più importanti dei fondi europei che dovrebbero arrivare al governo a partire da questa primavera”, illustra il responsabile dei corporate bonds di Vontobel.

Inoltre, la buona crescita economica è stata confermata con il Ministero delle Finanze che ha ribadito il livello di crescita al 4% per quest'anno. “La BCE dovrebbe assicurarsi di rinnovare i suoi acquisti di BTP, dato che ha indicato lo scorso dicembre che gli acquisti netti di asset dovrebbero continuare fino alla fine di quest'anno. Non onorare questo impegno danneggerebbe la loro credibilità”, dice. “È da notare come l'emissione di debito a livello corporate potrebbe essere inferiore al previsto, dato che la domanda di prestiti sta aumentando in Italia e che il finanziamento bancario è diventato più economico del finanziamento obbligazionario nel mercato europeo (una minore emissione corporate sostiene le emissioni esistenti)”, analizza Bettaieb-Loriot.

I settori interessanti del corporate debt

“Nel complesso, riteniamo che il debito italiano offra un valore decente in questa fase e per il resto dell'anno, soprattutto perché l'Italia oggi sembra più resistente ai "trambusti" rispetto al passato”, spiega il manager di Vontobel. “Ci piacciono le obbligazioni delle maggiori banche italiane sia a livello senior non privilegiato che gli AT1 o i CoCo”, conclude.