Bond cinesi sì, ma con prudenza

FundsPeople Talks 11 ottobre. Foto di Enrico Frascati
FundsPeople Talks 11 ottobre. Foto di Enrico Frascati

L'economia cinese sta affrontando sfide strutturali e congiunturali importanti. Da un lato, la crisi del settore immobiliare, con gli ultimi dati dell'Ufficio Nazionale di Statistica della Cina (NBS) che parlano di un calo del 9,3% su base annua degli investimenti nei primi dieci mesi del 2023, a cui si si aggiunge l'invecchiamento demografico e la transizione da un’economia basata sull'esportazione e investimenti a una più orientata al consumo interno e all'innovazione. Dall’altro, i rischi legati alla politica interna, come il rigido controllo governativo su settori chiave e le tensioni geopolitiche, in particolare con Taiwan. Una serie di fattori che influenzano inevitabilmente il mercato obbligazionario del Dragone, poiché alterano le aspettative di crescita economica, influenzano la politica monetaria e fiscale, e modificano il rischio percepito dagli investitori, che a loro volta determinano i rendimenti e l'appetibilità dei bond cinesi a livello globale. È ancora possibile, dunque, trovare valore in questa asset class? E qual è il ruolo del debito cinese nei portafogli degli investitori italiani? Attorno a queste domande è ruotata l’ottava tavola rotonda dei FundsPeople Talks con focus sul fixed income.