Le previsioni per il 2022 sono poco ottimistiche per le obbligazioni dei mercati emergenti. Il tapering, i tre rialzi dei tassi previsti nel corso dell’anno da parte della Fed e il rallentamento della crescita globale sono venti contrari per il comparto. I bond emergenti sono storicamente sensibili ai cambi di politica monetaria negli Stati Uniti, dato che una quota significativa dei prestiti in questi Paesi è espressa in dollari americani. Ma nonostante lo scenario avverso, le case di gestione internazionali invitano a non sottovalutare le opportunità che si possono comunque rintracciare in quest'area del mercato. I rendimenti offerti sono ancora interessanti rispetto a gran parte dell'universo del debito dei mercati sviluppati. “Quando l'America starnutisce, il mondo prende il raffreddore”, spiega il chief economist di Pictet AM Patrick Zweifel. “Quando la più grande economia al mondo rialza i tassi di interesse, la gente, le imprese e i governi di tutto il pianeta ne subiscono gli effetti sui propri costi di finanziamento. E ciò è particolarmente vero nei mercati emergenti”, evidenzia. Stretto fra la morsa del deprezzamento valutario e tassi più elevati, il debito sovrano dei Paesi emergenti ha generato risultati negativi nel 2021, in particolare i mercati locali. Secondo Claudia Calich, gestore dell’M&G (Lux) Emerging Markets Bond Fund, alcune delle situazioni che hanno determinato la performance deludenti potrebbero non verificarsi nel 2022, “ma ci sono ancora diversi fattori cui prestare attenzione”, avverte. Per questo motivo per gli investitori sarà fondamentale evitare le aree più deboli dell’asset class. “Sarà un anno in cui la gestione attiva potrà fare la differenza, soprattutto nei primi sei mesi a causa dei continui effetti di inflazione e COVID”, avverte Marcin Adamczyk, head of Emerging Market Debt di NN IP. E per aiutare gli investitori a navigare le acque incerte di questa asset class, la casa di gestione olandese ha individuato le sette aree chiave su cui focalizzarsi nel 2022.
Bond emergenti, come navigare l’asset class in vista della stretta della Fed

Paul Skorupskas, Unsplash
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