La filosofia di Vontobel sui mercati emergenti può essere riassunta così: approccio attivo, contrarian, attento ai criteri ESG e con un forte accento sul value. “Ci concentriamo sulla gestione finanziaria e su criteri extra-finanziari, utilizziamo un approccio bottom-up e siamo attenti al benchmark, cercando di distinguerci guardando ai bond capaci di offrire rendimenti superiori alla media”, spiega Adrian Bender, senior client portfolio manager dell’asset manager. “Inoltre, tutte le nostre strategie principali seguono l'articolo 8 del SFDR a diversi livelli ed evitiamo di investire in autocrazie”, aggiunge. Nella gestione della duration, in Vontobel distinguono chiaramente tra strategie in valuta forte e locale. “Per le prime, tende a essere vicina al benchmark, più o meno un anno, e l'impatto sulla performance è limitato, con il 95% della performance derivante dai crediti e il resto da variazioni valutarie e gestione della duration. Per le seconde, utilizziamo l'ottimizzazione del beta sui titoli sovrani e la gestione dello spread su quelli in valuta locale”, riassume Bender. La diversificazione rimane un punto fondamentale: “Esploriamo sia mercati di frontiera che più sviluppati, come Corea o Singapore, e diversifichiamo anche in base al modello di business, coprendo settori come materie prime, manifattura e agricoltura”, conclude il gestore.
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