Per gli investimenti a contenuto azionario delle linee di gestione patrimoniale della banca, durante il primo semestre del 2021, è stata rivista la composizione riducendo la parte growth.
Dopo un anno difficile come il 2020 contraddistinto dalla più grave recessione dalla fine del secondo dopoguerra causata della pandemia, risulta arduo individuare investimenti verso i quali essere particolarmente positivi durante il corso del 2021, a causa soprattutto delle elevate valutazioni di mercato riscontrabili nelle principali asset class.
“Ciò nonostante, in una fase del ciclo economico in cui l’inflazione è attesa in aumento e la struttura patrimoniale degli intermediari finanziari risulta in notevole rafforzamento, per quanto concerne l’ambito obbligazionario, oltre a mantenere un sottopeso di duration rispetto a benchmark implementato già da inizio anno, la nostra view ci porta ad essere moderatamente positivi verso gli inflation linked bonds e le obbligazioni bancarie subordinate di livello Lower Tier 2 a rating elevato”, spiega Fabrizio Carbone, responsabile ufficio gestioni patrimoniali di Cassa di Risparmio di Asti. “Riteniamo che vi sia tuttora valore anche nelle obbligazioni corporate investment grade asiatiche, presentando dei livelli di spread e yield to maturity più convenienti se paragonati con il corporate europeo o americano. Per la parte azionaria, la nostra view prevede un posizionamento dei portafogli a benchmark, con un rischio ben equilibrato e diversificato tra titoli growth e value”.
Investimenti azionari
Per gli investimenti a contenuto azionario delle linee di gestione patrimoniale della banca, durante il primo semestre del 2021, è stata rivista la composizione incrementando la parte investita a favore dei titoli di tipo value rispetto a quelli puramente growth. “Per la parte bond, continuiamo a mantenere un adeguato sottopeso di duration rispetto a benchmark e una equilibrata diversificazione tra titoli governativi e corporate opportunamente selezionati”, spiega il gestore. “In generale, siamo sempre alla ricerca di prodotti finanziari che si adattino al meglio a ciascuna fase di mercato e che siano coerenti con la nostra view macroeconomica. Attualmente, ricerchiamo strumenti finanziari di natura azionaria che possano ottimizzare la rotazione settoriale in atto”.
Alla ricerca dei tematici
“Per quanto attiene ai cosiddetti investimenti tematici, riteniamo che in essi vi sia valore, ma questo va opportunamente e rigorosamente ricercato”, spiega Carbone. “L’e-commerce e il battery change potrebbero essere dei temi su cui continuare a puntare durante l’anno in corso. Considerando le ingenti risorse destinate alla spesa per infrastrutture nei Recovery Plan varati dai governi dei principali Paesi al mondo, il tema Infrastructure potrebbe risultare un’importante opportunità di investimento nei prossimi mesi, soprattutto negli Stati Uniti”, conclude l’esperto.