Novità in portafoglio per il Carmignac Securité

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Il Carmignac Securité è un fondo obbligazionario europeo a breve termine che sta vivendo un grande consenso tra gli investitori. Al momento, il prodotto registra masse totali pari a 15,5 miliardi di euro e, dal gennaio 2013 è gestito da Keith Ney. Il portafoglio rappresenta una delle otto strategie che quest'anno vantano del marchio Funds People 2017 con il doppio rating AC: Preferiti dagli Analisti e Consistenti. Negli ultimi mesi, Ney ha apportato alcune modifiche in portafoglio che ha quindi voluto spiegare a Funds People.

In primo luogo, dopo aver superato l’iportesi del rischio politico in Francia e dopo alcune valutazioni che scoraggiano un aumento dei tassi eccessivamente accomodante, Ney ha ristabilito le posizioni corte nella duration delle obbligazioni dei Paesi appartenenti al nucleo europeo. "Nonostante il breve periodo di rilassamento guidato in gran parte da eventi politici, come i risultati eterogenei delle elezioni per il cancelliere Angela Merkel, o le tensioni sulla Corea del Nord, restiamo convinti che il profilo di rischio/rendimento delle posizioni corte sul bund sia rivolto verso l'alto".

Ney spiega quindi le ragioni delle sue considerazioni. Come indicato, la ripresa interna dell’Eurozona sta diventando sempre più generalizzata e sostenibile, la vittoria di Macron alle elezioni francesi ha dato alla regione uno sfondo politico favorevole per una maggiore integrazione, e la BCE si avvicina all’attuale limite del 33% degli acquisti per emittente nel caso della Germania che, a suo avviso, mette in discussione la capacità di proseguire con il suo programma QE.

"Tutti questi fattori indicano un aumento dei rendimenti tedeschi nel medio termine, e ciò sostiene quindi la ristrutturazione del nostro portafoglio, concepita per trarre vantaggio da un contesto di tassi più alti in Europa. Pertanto, abbiamo adottato per il nostro fondo una duration modificata negativa, che attualmente è di circa -0,6 anni, principalmente attraverso posizioni corte nel debito pubblico tedesco, con un contributo alla duration complessiva modificata di circa -2,8", rivela il gestore.

In secondo luogo, Ney ha ripristinato l'esposizione al debito pubblico periferico, specialmente a quello italiano, considerando che questo rappresenta uno dei pochi asset che sono stati rivalutati abbastanza da riflettere un premio al rischio più ragionevole una volta completato il QE. "In effetti, il restringimento degli spread italiani a fronte della Germania è notevolmente in ritardo rispetto alla compressione dei premi al rischio registrata in altre asset class europee, incluse azioni e obbligazioni bancarie subordinate del Belpaese".

A suo avviso, l'allargamento dello spread tra i bond italiani a dieci anni (BTP) e il bund tedesco dal suo minimo del ciclo di marzo 2015, di quasi 90 basis point, ai circa 170 di oggi, risulta alquanto eccessivo. "Causato dalle preoccupazioni politiche, che riteniamo passeggere, questo smorzamento del differenziale servirà ad assorbire il passaggio dei premi al rischio nei tempi post QE. L'Italia beneficerà anch’essa del recupero ciclico generalizzato dell’Eurozona e dell'intensificazione del dinamismo politico per promuovere il processo di integrazione", prevede il fund manager.

Infine, negli ultimi trimestri, Ney e il suo team hanno anche ridotto il livello di rischio della componente obbligazionaria corporate, aumentando il rating medio e riducendo le scadenze dei titoli. "Gli spread delle obbligazioni corporate sono troppo bassi considerando la scarsa qualità dei bilanci societari e della previsione di un contesto di liquidità meno flessibile su scala mondiale", conclude il gestore di Carmignac.