C’è una sfida fondamentale nel legame tra cat bond e cambiamenti climatici, quella della valutazione del rischio. Poiché i modelli climatici diventano sempre più complessi e imprevedibili, la determinazione dei parametri di attivazione dei cat bond diventa più difficile. “C’è ancora incertezza rispetto alla correlazione tra la performance dei cat bond e il cambiamento climatico. È un tema complesso, che richiede tempo, studio e osservazione”, afferma Giacomo Sevieri, head of Catastrophe Analytics di Aon Reinsurance Solutions Italia. “Tuttavia, i cat bond hanno la funzione di trasferire l'incertezza e i picchi di rischio dal mercato assicurativo a quello finanziario, offrendo alle compagnie assicurative uno strumento per gestire questi aspetti. Un tema particolarmente rilevante, considerando che il cambiamento climatico aggiunge ulteriore incertezza e complessità alle decisioni assicurative nel lungo termine. Pertanto i cat bond potrebbero essere utilizzati per mitigare questo livello aggiuntivo di incertezza, attrarre nuovo capitale e gestire meglio i rischi. Sebbene esistano modelli per valutare la correlazione effettiva tra il cambiamento climatico e gli eventi meteorologici estremi, come tempeste ed inondazioni, gli investitori tendono a preferire obbligazioni legate a rischi naturali primari, come i terremoti ad esempio, non affetti dal cambiamento climatico”, aggiunge Sevieri. Secondo l’esperto, “nonostante vi siano strumenti e capacità analitiche per quantificare questo impatto, il settore assicurativo e riassicurativo si sta ancora evolvendo per adattarsi alle sfide poste dal cambiamento climatico. Strumenti analitici e modelli climatici sono già diffusi nelle grandi aziende del settore, ma c'è spazio per una maggiore crescita nell'utilizzo e nella percezione di tali strumenti da parte degli investitori. La strategia di investimento deve evolversi per sfruttare le opportunità offerte dal cambiamento climatico”.
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