Hanno appena ampliato la gamma di ETF obbligazionari, con il lancio di due nuovi strumenti collegati all’inflazione degli Stati Uniti, il Lyxor USD 10Y Inflation Expectations UCITS ETF e il Lyxor US TIPS UCITS ETF. Il primo, per la precisione, sarà il loro prodotto di punta dei prossimi mesi, come conferma a Funds People Marcello Chelli, referente dei Lyxor ETF in Italia. “È uno strumento unico nel suo genere (da non confondere con i classici ETF sui TIPS) che si espone esclusivamente al tasso di inflazione atteso che è implicito nel differenziale tra i rendimenti dei bond tradizionali e i rendimenti dei bond inflation linked. In questo modo gli investitori sono esposti solo alle eventuali variazioni delle aspettative di inflazione. Rispetto a un investimento tradizionale in titoli inflation linked, questo ETF offre il vantaggio di non perdere valore nel caso di rialzo dei tassi di interesse. L’ETF può essere usato per coprire un portafoglio di bond tradizionali dal rischio di inflazione (al portafoglio viene aggiunto l’ETF); investire direzionalmente sul rialzo delle aspettative di inflazione (senza esposizione al rischio di rialzo dei tassi). Questo ETF ha un costo totale (TER) di appena 0,25% all’anno e ha raccolto 500 milioni di dollari a riprova dell’apprezzamento degli investitori”.
Chelli (Lyxor): "Siamo alla fine della contrapposizione tra gestione attiva ed ETF"

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