Evitare “prese di posizione” e “avere pazienza”. Il flash sui mercati di giugno di Anima SGR invita alla cautela alla luce, da un lato, delle recenti turbolenze del settore bancario, che avranno un impatto sul canale del credito (impatto già confermato dall’inasprimento degli standard di concessione dei prestiti a famiglie e imprese negli Usa e in area Euro); dall’altro della persistenza dell’inflazione, che vede un allentamento a livello headline ma che continua a essere “vischiosa” sul fronte core. “In tale scenario – si legge nel flash –, la nostra view rimane costruttiva sui bond governativi core e prudente sulle azioni; in ambito equity, il giudizio sul Giappone passa da negativo a neutrale, avvicinandosi a quello espresso per la Cina e i mercati emergenti”.
Crescita, inflazione e banche centrali
Più nel dettaglio, Anima attende un rallentamento negli Stati Uniti alla luce del dato sul PIL del primo trimestre (più debole del previsto). Al contempo si denota un rafforzamento del mercato del lavoro (con i posti di lavoro quasi tornati alla media pre-Covid). Sostanziale stagnazione, invece, per la crescita in Area Euro in cui oltre, anche se, come per gli USA, gli analisti rilevano “alcuni rischi al rialzo, legati al miglioramento degli indici di fiducia delle imprese”.
L’inflazione, invece, dovrebbe continuare a diminuire sull’altra sponda dell’Atlantico (anche se non sarà un processo lineare), mentre nel vecchio Continente il processo disinflazionistico è meno maturo. In particolare, come detto, sul fronte core gli analisti si aspettano “un quadro a due facce”, con pressioni sui prezzi dei beni in raffredamento mentre il costo dei servizi dovrebbe continuare a mantenersi “piuttosto vischioso, anche a causa delle pressioni innescate dalla stagione delle vacanze estive”.
Da qui Anima si aspetta un “mini-ciclo” di due rialzi dei tassi di interesse (da 25 punti base ciascuno) da parte della Fed in estate e un’attività più “incisiva” da parte della Bce fino a raggiungere l’area 3,75% - 4% fra luglio e settembre.
Asset allocation
A livello di asset allocation confermata gran parte delle indicazioni espresse già nella view di maggio, ossia costruttiva sui titoli core come Treasury e Bund tra i governativi, in considerazione della lentezza dei processi di disinflazione e di deterioramento della crescita in America e in Europa. E giudizio meno costruttivo sui BTP, anche a causa dell’aumento dell’offerta netta provocato dall’interruzione dei reinvestimenti dell’APP e dalle criticità nell’implementazione del PNRR.
In ambito azionario permane l’indicazione di sottopeso, giustificato dalla convinzione che il rallentamento dell’attività economica alimenterà un’accelerazione del processo di revisione al ribasso delle stime di crescita degli utili, al momento interrotto. Una parziale eccezione è costituita dai Paesi emergenti e dalla Cina (a cui si aggiunge il Giappone) per cui il giudizio è più costruttivo.
Nel dettaglio del nostro Paese, la società invita ancora una volta alla “cautela” per la “scarsa visibilità” sul secondo semestre, posizionamento di sottopeso, dunque, con tendenza verso un aumento. La view è positiva su finanziari, discrezionali, tecnologia e utilities integrate, mentre fra i settori in sottopeso vi sono gli industriali, le utilities regolate e, trasversalmente ai settori, le società significativamente indebitate.