Come crescere in un anno di crisi. Parla Massimo Doris

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Massimo Doris, immagine concessa (Banca Mediolanum)

Il 2021 è stato un anno brillante per Banca Mediolanum. Il migliore della sua storia. La banca ha generato un utile netto di 713 milioni di euro (il 64% in più rispetto ai risultati del 2020), posizionandosi al quarto posto tra le banche italiane, dopo Intesa Sanpaolo, Fideuram e Mediobanca. Il suo patrimonio totale ha raggiunto i 108 miliardi di euro. Con un aumento del 16% rispetto al precedente esercizio. Secondo l'amministratore delegato Massimo Doris, a livello di prodotti un potente motore della crescita degli attivi è stato il successo della unit linked Mediolanum My Life.

Ma al di là della creazione di un prodotto che ha riscosso interesse, la banca insiste sempre sulla centralità del ruolo dei suoi consulenti finanziari e sul rapporto che essi instaurano con i loro clienti nella crescita dell'azienda. "Il segreto del nostro successo sta, da un lato, nell'aver sempre messo al centro il cliente e le sue esigenze, fornendogli una consulenza completa e non solo basata sul risparmio. Dall'altro lato forniamo ai nostri family banker gli strumenti più adeguati per offrire una consulenza efficace ed efficiente basata sulla diversificazione, sulla visione di lungo periodo, sulla gradualità e sull'utilizzo di processi automatizzati", afferma Doris.

Con questa filosofia, in 25 anni di storia, la società è riuscita a posizionarsi tra i principali attori del Paese. Tra i primi cinque in Italia e i primi 50 in Europa. Quest'anno, avendo superato i 30 miliardi di euro di attività, operano sotto la supervisione della Banca Centrale Europea, insieme a Fineco.

Crescere in periodi positivi per il mercato, però, è relativamente facile. Il vero merito è quello di farlo in tempi difficili. Secondo i dati della banca, il 2022 sarà un altro anno positivo. Nei primi cinque mesi dell'anno hanno raccolto 3,8 miliardi di euro netti, il 70% dei quali con prodotti gestiti (fondi e altri strumenti di investimento come le unit-linked). A detto di Doris, insomma, il ritmo di raccolta fondi non è stato interrotto dalle turbolenze del mercato: lo scorso anno, nello stesso periodo, la raccolta si attestava a 3,9 miliardi.

Un attore di spicco nel panorama della consulenza

Banca Mediolanum si sta posizionando come un attore potente tra le banche italiane con una struttura commerciale analoga (basate sulla distribuzione tramite consulenti finanziari). Secondo i dati Assoreti, ha guidato la classifica dei flussi verso i prodotti gestiti tra i suoi peers. Ad aprile ha attratto in termini netti circa 1,6 miliardi di euro in fondi comuni, unit linked e e gestioni patrimoniali, ovvero quasi un euro su tre raccolto dalle reti di promotori finanziari iscritti all’Albo.  

La crescita della banca non è dovuta solo alle attività in fondi, ma anche alla forza del settore assicurativo e dei prodotti ipotecari. Tra questa rete di consulenti, Banca Mediolanum ha concesso il 46% dei mutui, il 78% dei prestiti personali e il 98% dei premi assicurativi generali, secondo i dati Assoreti.