La Banca del Giappone lascia invariato il ritmo annuale con cui sta incrementando la sua base monetaria, ma cambierà la struttura del suo programma di acquisto di asset per evitare una caduta dei tassi di interesse nel lungo periodo. Questo cambiamento ha l’obiettivo di mantenere il rendimento dei titoli di Stato giapponesi decennali vicino allo zero, secondo quanto spiegato dalla stessa autorità monetaria che afferma che il Paese non è in deflazione. La risposta dei mercati all’annuncio della BoJ non si è fatta attendere: insieme al rally dei listini azionari, i rendimenti dei titoli di Stato sono leggermente saliti e lo yen è rimasto stabile, pur aumentando la volatilità. “C’era il rischio che, non tagliando i tassi, il mercato avrebbe etichettato come da falco l’intervento della Banca centrale giapponese, scatenando così un forte rialzo della divisa nipponica e una stretta delle condizioni finanziarie”, afferma Keith Wade, chief economist & strategist di Schroders.
Come interpretare l’ultima mossa della Banca del Giappone

Artemuestra, Flickr, Creative Commons
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