Il processo di selezione si basa sull’analisi quantitativa e qualitativa dei gestori che partecipano al bando pubblico. Il dettaglio dei criteri applicati, nell'intervista a Maurizio Agazzi, direttore generale, e Libero Giunta, responsabile della Funzione Finanza.
Il Fondo negoziale Cometa investe il 100% del risparmio degli aderenti in strumenti mobiliari. L’assegnazione del mandato di gestione avviene per mezzo di bando pubblico secondo la normativa e le modalità imposte dall’organo di vigilanza. Il Fondo è costituito da 5 comparti:
- Monetario Plus: 1,2 miliardi di euro con tre gestori delegati. È un comparto obbligazionario puro.
- Sicurezza e Sicurezza 2015 (comparti garantiti): 1,5 miliardi di euro con due compagnie assicurative delegate.
- Reddito: 8,5 miliardi di euro con cinque gestori delegati e target di volatilità del 5%, obiettivo di rendimento a 5 anni pari al TFR e 40% di esposizione azionaria massima.
- Crescita: 1 miliardo in gestione con due gestori delegati e target di volatilità del 8%, obiettivo di massimizzare rendimento a 5 anni e 70% di esposizione azionaria massima. Il comparto è indirizzato agli aderenti più giovani.
Processo di selezione
Il processo di selezione segue un’analisi quantitativa del gestore, sui risultati passati in termini di rischio rendimento e un’analisi qualitativa del gestore, sulla robustezza del team di gestione e del risk management. “Una volta definita la short list, diamo un grosso peso alla due diligence e al colloquio con i singoli gestori per approfondire le strategie di investimento”, spiega Libero Giunta, responsabile della Funzione Finanza di Cometa. Il Fondo si avvale anche di due advisor esterni, finanziario e legale per la definizione della short list. Da questo momento in poi, tutte le decisioni ricadono sugli organi interni del Fondo. “Preferiamo Società di gestione strutturate che possano coprire tutto l’universo investibile anche se questo può giocare a sfavore delle piccole boutique specializzate”, aggiunge Maurizio Agazzi, direttore generale del Fondo.
Tutte le decisioni di investimento, come l’asset allocation vengono deliberate dal Consiglio di Amministrazione. Il Fondo, oltre alla Direzione Finanza, è dotato di una funzione interna di risk management. “Il board è costituito anche di una commissione finanziaria, alla stregua di un comitato investimenti, di carattere istruttorio e consultivo”, spiega Agazzi.
I principi ESG nell’investimento
Cometa ha aderito ai principi PRI delle Nazioni Unite per la mitigazione dei rischi ambientali e sociali. “Abbiamo svolto attivamente attività di engagement, sul climate change come sulle tematiche del lavoro minorile e del turismo fiscale”, spiega Agazzi.
“Nel 2016, con il rinnovo dei mandati di gestione, abbiamo introdotto la valutazione delle politiche SRI/ESG adottate e l’adesione ai PRI come criterio di selezione dei gestori. Siamo stati il primo fondo pensione negoziale in Italia a utilizzare questo criterio nella scelta dei nuovi mandati. Non abbiamo dato delle limitazioni nell’investimento ai nostri gestori delegati se non l’esclusione dei settori delle bombe a grappolo e delle mine antiuomo. A parità di punteggio, privilegiamo la Società che meglio si distingue in ambito e ESG”, aggiunge.
Infine, Cometa pubblica nella relazione al bilancio il resoconto dell’attività ESG e il carbon foot print.