Finché le banche centrali non confermeranno la prossima fase del ciclo di politica monetaria, si continuerà a osservare volatilità nei mercati finanziari. Intanto emergono chiaramente gli effetti dei cicli di inasprimento.
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Come si è visto negli ultimi anni, quando le Banche centrali decidono di alzare i tassi d’interesse bisogna stare molto attenti al prezzo delle obbligazioni. Ma come bisogna comportarsi in questa fase di attesa? Sarà Interessante vedere in che modo il Regno Unito affronterà questa recessione tecnica. Il dato del PIL di dicembre è stato marginalmente superiore alle aspettative, ma le revisioni al ribasso dei dati di ottobre e novembre hanno reso negativo il quarto trimestre. L'economia del Regno Unito sta sostanzialmente toccando il fondo, e la contrazione della crescita è stata molto lieve nel secondo semestre. “I gilt hanno registrato un lieve rialzo in risposta ai dati, in quanto, a margine, aumentano le probabilità di un taglio anticipato dei tassi di interesse da parte della Banca d'Inghilterra”, spiega Stephen Payne portfolio manager di Janus Henderson.
Fonte: Trading economics.
Europa, velocità diverse
Per contro l’Europa viaggia (come sempre) a velocità diverse. Secondo Alberto Foà, presidente e responsabile del team obbligazionario di AcomeA SGR, il rapido aumento dell’inflazione in tutto il mondo sviluppato ha spinto le banche centrali negli ultimi 18 mesi a cambiare direzione in termini di politica monetaria. La reazione, all’inizio un po’ timida, si è rivelata poi molto decisa. Parallelamente, le banche centrali hanno iniziato una politica monetaria restrittiva, rimettendo sul mercato parte dei titoli di Stato che avevano acquistato nel corso degli anni. “La risalita dei tassi di interesse e la restrizione della liquidità hanno causato uno shock sui mercati obbligazionari, che si sono ripresi solo lo scorso settembre, quando hanno cominciato a credere a un imminente taglio dei tassi”. Tutto questo ha permesso il rally obbligazionario del quarto trimestre 2023.
Tassi Bce
Fonte: BCE.
Le banche centrali stanno vedendo chiaramente gli effetti del loro ciclo di inasprimento. Nel corso della riunione di politica monetaria di dicembre, la Fed ha cambiato tono e ha iniziato a dare un segnale accomodante. Pur concordando sul fatto che la tenuta dell'economia statunitense rimane intatta, l'attenzione si è spostata sul rischio di un mancato raggiungimento dell'obiettivo di inflazione. Per gli investitori, questo è stato il segnale che la Fed inizierà a tagliare gradualmente il tasso di policy per riaccendere la scintilla della crescita degli Stati Uniti. Prevedibilmente, ciò ha portato a un'aggressiva rivalutazione degli asset di rischio e a un rally dei titoli di Stato. “Si tratta di un comportamento tipico dei mesi che precedono un ciclo di tagli e che spinge i mercati del rischio verso nuovi massimi”, spiega DPAM. “Gli investitori hanno ridefinito il concetto di atterraggio morbido, il prerequisito per il rally degli asset di rischio”.
Finché le banche centrali non confermeranno la prossima fase del ciclo di politica monetaria si continuerà a osservare volatilità nei mercati finanziari. Questo perché dati migliori o peggiori del previsto sposteranno rapidamente il sentiment degli investitori nella direzione opposta contribuendo a bruschi cambi di rotta.