Si sa, noi italiani siamo restii al cambiamento. Ci sono alcuni settori poi in cui questo nostro modo di agire è più evidente che in altri. Un esempio eclatante è l’industria del risparmio gestito. "Il modello di business prevalente (per quanto riguarda la clientela di tipo mass retail) non è cambiato molto da quello di 40 anni fa: un processo basato principalmente su reti di vendita fisiche, che si avvantaggia dell’ampia presenza sul territorio", spiega Giovanni Daprà, CEO di Moneyfarm. Eppure sono molte le iniziative che sull’onda della rivoluzione digitale che sta sconvolgendo il mercato dei servizi, stanno cambiando l’industria della gestione del risparmio. Ma quale modello prevarrà? Daprà non ha dubbi: la forma prevalente nel futuro sarà quella ibrida, ovvero quella che integra le tecnologie e il fattore umano. "Con il tempo è risultato evidente che modelli completamente automatizzati facevano fatica a imporsi sul mercato. L’affiancamento di squadre di consulenza e di gestione tradizionale è stata la chiave di volta che ha determinato il successo dei robo", afferma il manager.
Come sarà il futuro del risparmio gestito?

zsoolt, Flickr, Creative Commons
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