Commissioni basse, elevata liquidità o track record: cosa apprezza di più l’investitore istituzionale quando cerca un fondo misto?

Torta
Flickr, Creative commons, Nkolus

I fondi misti continuano ad essere il prodotto più richiesto in Europa quest'anno. Si tratta di una tendenza che arriva anche all’ investitore istituzionale, il cui interesse per le strategie multiasset è aumentato negli ultimi anni. Cosa ritengono più importante di queste strategie? Un sondaggio realizzato da NN Investment Partners tra più di 100 investitori istituzionali europei al quale ha avuto accesso Funds People indica che questi clienti considerano che commissioni basse e un elevato grado di liquidità nelle strategia multiasset sono meno importanti di un percorso d’investimento di successo. Il sondaggio mostra che il 46% degli investitori qualifica come importante le commissioni ridotte, mentre un 40% la liquidità. Tuttavia, la percentuale di coloro che ritengono più importante il successo di generare rendimenti aggiustati al rischio è del 63%

Inoltre tre investitori istituzionali su quattro (75%) sostengono l’importanza di un solido processo di investimento in una strategia multiasset, seguito da un soddisfacente track record di rendimento corretto per il rischio (57%), della stabilità del team di investimento (56%), flessibilità totale per disinvestire ogni tipo di asset (45%) e esposizione limitata ai rischi di ribasso (44%). Secondo Valentijn van Nieuwenhuijzen, head of multi-asset strategies di NN IP, “le commissioni e la liquidità sono senza dubbio importanti per gli investitori istituzionali, ma la nostra analisi rivela che ritengono più importante la generazione di rendimenti a lungo termine. Quando investono su strategie multiasset considerano diversi fattori, ma alla fine sono pragmatici: cercano società di asset management che sappiano far fronte a mercati finanziari sempre più complessi e prendere le giuste decisioni per generare rendimenti crescenti e costanti a lungo termine”. 

La crescente pressione per generare rendimenti stabili sta facendo in modo che i fondi pensione investano nel settore multiasset globale.  Il 76% degli investitori condivide questa idea, con la quale il 12% è molto d’accordo, secondo il sondaggio. Per Nieuwenhuijzen, “la volatilità del mercato può essere molto problematica per i fondi pensione, i quali devono assicurarsi di poter pagare fedelmente la pensione dei loro sottoscrittori per decenni. I criteri sempre più rigorosi, usati per valutare in quale misura coprono i loro passivi rendono più difficile il loro compito”. In termini generali, tre investitori istituzionali su cinque (60%) considera che l’attuale ambiente di bassa redditività fa si che le strategie multiasset siano complementari ai portafolgi di reddito fisso, un 13% è pienamente convinto di questo fatto.

La maggior parte prevede aumentare l’esposizione ai fondi multiasset

In questo senso, lo studio rivela che il 65% degli intervistati prevede aumentare l’esposizione a strategie multiasset nei prossimi anni, e che uno su sette prevede che lo faranno in modo “spettacolare”. La forte preferenza degli investitori per in fondi multiasset è stata confermata dal 75% degli intervistati, che considerano le strategie multiasset globali un buon investimento che produce valore. Il 14% degli intervistati si mostra “molto d’accordo” con questo punto di vista e solo il 4% non lo è affatto. La maggior parte degli investitori istituzionali (il 93%) è preoccupata per l’attuale contesto di bassa reddittività, la prospettiva di un aumento dei tassi di interesse e la persistente incertezza sui mercati emergenti. 

Per Nieuwenhuijzen, “gli investitori hanno molto di cui preoccuparsi circa i mercati finanziari”, visto il notevole grado di preoccupazione che emerge dallo studio realizzato. Attualmente, l’attenzione si concentra sui tassi di interesse negli Stati Uniti, ma i mercati emergenti e concretamente la Cina continuano a generare problemi. Nel lungo termine, le strategie multiasset rappresentano una valida opzione per gli investitori, soprattutto in un contesto di scarsi rendimenti, dove sebbene queste strategie si possono utilizzare come complemento per i portafogli di reddito fisso, l’approccio di selezione attiva dei valori risulta valido per tutti i tipi di asset”.

Utilizzo nei portafogli

Alla domanda circa l’utilizzo che viene fatto delle strategie multiasset, il 45% degli intervistati ha risposto che principalmente queste dovrebbero servire come asse centrale del portafoglio, rispetto a un 16% che ritiene che le strategie multiasset dovrebbero impiegarsi come allocazione alternativa per diversificare il portafolgio, un 15% le considera come un “satellite” che aggiunge alpha al portafoglio e un 14% che queste strategie integrano i propri portafogli gestiti internamente. 

“Come risultato della globalizzazione, i mercati finanziari continuano a guadagnare in termini di integrazione e complessità. Questo ha propiziato un intercambio maggiore e più istantaneo di informazione, il che significa che i mercati reagiscono con una velocità e complessità maggiore rispetto al passato. Di fronte a queste sfide, non sorprende che gli investitori preferiscano delegare le decisioni ai team multiasset che siano dotati della tecnologia e dell’esperienza necessaria per raccogliere ed elaborare il gran volume di informazione e della capacità per agire velocemente quando sorgono opportunità e rischi”, conclude Nieuwenhuijzen.