La prima parte del 2022 si è caratterizzata per un’estrema volatilità che, accentuata dal conflitto in Ucraina, ha fatto sentire i suoi effetti su diversi mercati, tra cui quello del petrolio. Richard Colwell responsabile azioni britanniche di Columbia Threadneedle Investments sottolinea come in eventi passati in apparenza simili a quello di oggi in cui i prezzi del Brent hanno superato di due volte la loro media mobile a tre anni, l'indice ISM dei responsabili degli acquisti (PMI) statunitense sia diminuito, segnalando una contrazione economica. “L'attuale valore del PMI statunitense, invece, suggerisce un marcato dinamismo, che dovrebbe contribuire a limitare i danni”. Il vero tema da tenere sotto controllo sono perciò le pressioni sul costo della vita. “La guerra in Ucraina ha provocato una significativa riduzione dell'esposizione al comparto bancario europeo e ad altri settori ciclici come auto, viaggi e tempo libero, e prodotti industriali. Se il conflitto prende una piega più costruttiva e lo scenario recessivo in Europa si allontana, ci aspettiamo un ritorno degli investimenti in queste aree”.
Conflitto in Ucraina, cosa aspettarsi sul prezzo del petrolio (e sulla transizione energetica)

Delfino Barboza (Unsplash)
Questo è un articolo riservato agli utenti FundsPeople. Se sei già registrato, accedi tramite il pulsante Login. Se non hai ancora un account, ti invitiamo a registrarti per scoprire tutti i contenuti che FundsPeople ha da offrire.