Le attese vanno in direzione di una stabilizzazione agli attuali livelli per tutto il 2022. Tra le conseguenze della guerra anche un aumento dei prezzi dato dallo spostamento dalla Russia verso altri fornitori.
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La prima parte del 2022 si è caratterizzata per un’estrema volatilità che, accentuata dal conflitto in Ucraina, ha fatto sentire i suoi effetti su diversi mercati, tra cui quello del petrolio. Richard Colwell responsabile azioni britanniche di Columbia Threadneedle Investments sottolinea come in eventi passati in apparenza simili a quello di oggi in cui i prezzi del Brent hanno superato di due volte la loro media mobile a tre anni, l'indice ISM dei responsabili degli acquisti (PMI) statunitense sia diminuito, segnalando una contrazione economica. “L'attuale valore del PMI statunitense, invece, suggerisce un marcato dinamismo, che dovrebbe contribuire a limitare i danni”. Il vero tema da tenere sotto controllo sono perciò le pressioni sul costo della vita. “La guerra in Ucraina ha provocato una significativa riduzione dell'esposizione al comparto bancario europeo e ad altri settori ciclici come auto, viaggi e tempo libero, e prodotti industriali. Se il conflitto prende una piega più costruttiva e lo scenario recessivo in Europa si allontana, ci aspettiamo un ritorno degli investimenti in queste aree”.
Certo è che i prezzi del petrolio sono tra i principali motori dell'aumento delle pressioni inflazionistiche. “Se resteranno sui livelli attuali (intorno ai 107 dollari, da un picco di poco meno di 140 dollari)”, spiega Patrick Zweifel, chief economist di Pictet Asset Management, “ciò avrà inevitabilmente un effetto disinflattivo sull'inflazione headline. Quindi, a meno che le sanzioni occidentali nei confronti della Russia non provochino un ulteriore calo delle forniture energetiche russe, i prezzi dell'energia non dovrebbero alimentare le pressioni inflazionistiche nei prossimi trimestri”.
Tuttavia è tutto il settore dell'energia a essere oggetto di grande attenzione, anche in relazione all'aumento del prezzo del petrolio di quest'anno. Secondo Frank Thormann, portfolio manager, multi regional equities di Schroders, i prezzi del petrolio rimarranno probabilmente abbastanza solidi. “Un'altra sorpresa positiva potrebbe arrivare sotto forma di disciplina del capitale, ossia di contenimento della spesa. Si tratta di un concetto che in passato è stato piuttosto estraneo al settore energetico”, spiega Thormann, che sottolinea come ora le aziende si astengano dall’aumentare l'attività di trivellazione a qualsiasi prezzo. “Si concentrano invece sulla generazione di free cash flow e sulla restituzione di tale liquidità agli azionisti. Questa combinazione fa sì che l'energia rimanga un settore di nostro interesse”.
Verso una transizione energetica
A questo si associa anche l’impatto provocato dall’attacco russo all’Ucraina sul processo legato alla transizione energetica. “Riduzioni volontarie o forzate del consumo di energia di provenienza russa stanno spostando la domanda verso altri fornitori e altre fonti, con possibili ulteriori aumenti dei prezzi nel breve” spiega Chris Iggo, CIO Core Investments di AXA Investment Managers. Secondo Iggo, inoltre, appare probabile che questa volontà di trovare la risposta più flessibile ai rincari e alle carenze energetiche “possa spingere verso l'utilizzo di carbone, petrolio e gas proveniente da altri Paesi a livelli incompatibili con la curva di riduzione delle emissioni e con il perseguimento dell'obiettivo net zero”. Per questo motivo il tema della transizione energetica, “non è mai stato così urgente” a detta dell’esperto, “e qualsiasi singola proposta rischi di ritardare l'abbandono dei combustibili fossili dovrebbe essere vagliata con la massima scrupolosità, poiché in un momento in cui la nostra dipendenza dai combustibili fossili è più costosa e pericolosa di sempre non è il momento per aumentarla ulteriormente”.
Rendimenti mercato energia nel 2022
Categoria Morningstar | YTD% | Rend. 3M % | Rend. 1Y % | Rend. 3Y % |
Materie Prime - Energia | 63,5 | 22,04 | 105,09 | 17,17 |
Azionari Settore Energia | 43,6 | 18,87 | 55,79 | 13,39 |
Azionari Settore Risorse Naturali | 16 | 4,17 | 22,23 | 22,21 |