ConsulenTia 2018, il risparmio gestito dovrà adeguarsi alle esigenze del consumatore

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L’obiettivo di MiFID II e IDD, è quello di aumentare le tutele per il cliente finale, con una maggiore trasparenza nei costi e una riduzione del conflitto d’interesse tra gli operatori. Con questa rivoluzione copernicana, il consumatore detterà la propria volontà, ma conosce davvero le regole del gioco?

Secondo Alessandro Arrighi, head of business development services di Ethenea Indipendent Investors, l’attenzione principale delle case prodotto è stata messa in ambito di formazione. “Noi di Ethenea, abbiamo costruito un percorso esperienziale per i consulenti, in modo che possano prendere coscienza del loro valore professionale e delle loro capacità”. L’obiettivo è di aiutare i consulenti finanziari a sviluppare delle competenze in modo da offrire un servizio di consulenza con un valore aggiunto, che il consumatore non potrebbe trovare nel ‘fai da te’.

Gam Italia, invece, ha costruito da diverso tempo un’Accademy, un laboratorio di formazione in collaborazione con l’Universita Ca Foscari di Venezia: “Il tema centrale per il 2018 sarà come esprimere il valore, spiega Luciano Scirè, head of retail distribution dell'asset manager, “cercare di far capire ai clienti perché il consulente è indispensabile”. Il servizio di consulenza verrà accettato dal consumatore solo nel caso in cui il servizio prestato abbia un valore aggiunto. “Il costo del servizio di consulenza è giustificabile dalla qualità della prestazione”.

Anche Aviva ha sempre investito in ambito di formazione, creando un’Accademy per lo sviluppo di tematiche sul risparmio gestito. “Secondo me, siamo arrivati a un punto critico per l’implementazione di queste direttive, ossia dobbiamo fare in modo che siano più trasparenti possibile e non creino confusione, questo è il vero trade off da gestire” afferma Alberto Vacca, amministratore delegato compagnie vita e direttore investimenti di Aviva. MiFID II aumenterà le conoscenze e le competenze dei consulenti finanziari e assicurativi, nonché eliminerà i semplici venditori di prodotti. Secondo Vacca, “Il contributo di consulenza sarà sempre preferito e apprezzato e sebbene all’inizio può essere che il ‘fai da te’ possa funzionare, con il tempo, il consumatore capirà il valore del servizio”.