Conti (Eurizon): “A luglio, inflazione ancora variabile principale di attenzione per investitori e mercati”

Andrea Conti, responsabile Macro Research Team, Eurizon
Andrea Conti. Foto ceduta (Eurizon)

L’inflazione si conferma anche a luglio la variabile principale di attenzione per investitori e mercati. L’indicatore, sia negli Usa sia in Europa “è nella direzione giusta, ma ancora il processo di disinflazione non può essere completato”, afferma Andrea Conti, responsabile Macro Research & Product Specialist di Eurizon nella consueta view mensile macro della società di gestione del Gruppo Intesa Sanpaolo. Questo alla luce di dati economici “che tengono nonostante la forte restrizione monetaria”.

Le banche centrali, dunque, mantengono la stretta sui tassi anche se “nell’ultimo mese emerge un atteggiamento di tipo verbale più che di rialzo dei tassi”. Ne è una dimostrazione la pausa (“da falco”) presa dalla FED nell’ultima riunione, mentre lato Bce, gli analisti prezzano ancora due rialzi da qui all’autunno. Per cui gli investitori si aspettano che “l’anno prossimo i tassi possano essere normalizzati verso il basso poiché, se l'inflazione effettivamente sarà domata, non ci sarà necessità di avere i tassi oltre il 5% degli Stati Uniti di tenerli al 4% in eurozona”, afferma l’esperto. L’indice si trova ora intorno al 4% negli Usa e al 6,1% in eurozona su base annua. Una discesa importante (rispettivamente dal 9,1 e dal 10%) tuttavia ancora lontana dal consenso, che resta sul 2 per cento.  Il calo, seppur a rilento, dell’inflazione nello scenario di riferimento si combina a una crescita economica in rallentamento, ma ancora positiva, questo favorisce un atteggiamento ancora severo da parte delle Banche Centrali. Tuttavia nello scenario centrale si prevede che l’azione restrittiva sia in fase di completamento.

Come hanno reagito i mercati in questo contesto?

In tale contesto i tassi a breve termine sono risaliti verso i massimi di marzo (ma non li hanno superati) negli Usa e in Germania, mentre quelli a lunga scadenza sono rimasti fermi. Questo significa che le curve dei tassi di interesse si sono ancora una volta “fortemente invertite”. Conformazione che suggerisce come i mercati intendano i livelli dei tassi attuali in forma emergenziale. Di conseguenza, afferma Conti “le parti brevi e intermedie delle curve presentano dei rendimenti a scadenza interessanti che permettono un flusso cedolare positivo già da subito”. La combinazione di tassi a scadenza elevati sulle scadenze brevi/medie e le attese per un proseguimento del rallentamento macro rendono interessanti i mercati obbligazionari core, mentre le attività di rischio presentano valutazioni interessanti, ma potrebbero risultare volatili in attesa che le Banche Centrali completino il percorso restrittivo.

View di investimento

Anche per questo motivo Conti sottolinea come Eurizon resti sovrappesata sui mercati obbligazionari, in particolare sui titoli governativi degli USA e della Germania, con un giudizio neutrale sui titoli periferici dell’eurozona. Mentre, tra le obbligazioni corporate, quelle investment grade presentano un profilo rischio-rendimento interessante, con tassi a scadenza elevati e spread che già scontano un certo grado di rallentamento economico. A maggior rischio di volatilità sono invece le obbligazioni high yield. Faro anche sulle obbligazioni delle economie emergenti dove, dopo i rialzi del periodo scorso, le Banche Centrali hanno spazio per accomodare un’eventuale frenata dell’economia.

Resta il giudizio neutrale anche sul fronte azionario questo in quanto le valutazioni assolute (rapporto prezzo/utili) e quelle relative (premio al rischio rispetto al governativo) sono compatibili con rendimenti di medio periodo in linea con le medie storiche. Questo pur tenendo conto che l’eventuale prolungamento della restrizione monetaria o, all’opposto, una frenata brusca dell’economia potrebbero però riaccendere la volatilità, da qui si aumenta il peso relativo sulle azioni di USA e Giappone, riducendo Europa, Pacifico e i Mercati Emergenti.

Infine, lato valute, Eurizon si aspetta che prosegua la tendenza che vede un indebolimento del dollaro a fronte di un rafforzamento dell’euro per cui “si conferma il giudizio di sottopeso sul dollaro e si riporta a neutrale (da sovrappeso) il giudizio sullo yen”.

Aspettative e opportunità per i prossimi mesi

Ci sarà un rientro dell’inflazione e un rallentamento 'morbido' dell’economia? Quali sono le strategie su cui investire? Andrea Conti, Alessandro Solina, direttore Investimenti, e Massimo Mazzini, direttore Marketing e Sviluppo Commerciale di Eurizon, ne discuteranno nel webinar “L’Outlook di Eurizon a metà 2023”, il 12 luglio alle ore 14.30. Tutte le informazioni su come partecipare e inviare le proprie domande qui.