Cresce il patrimonio delle reti di consulenza che, a fine settembre, tocca il nuovo record di 756,9 miliardi di euro. Secondo quanto rileva Assoreti, infatti, la valorizzazione dei prodotti finanziari e dei servizi di investimento distribuiti dagli intermediari associati tramite i propri consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede evidenzia un incremento del 20,1% rispetto allo stesso mese del 2020, e dell’1,6% rispetto alla rilevazione di giugno. La fetta più grossa del patrimonio (84,3%) ancora una volta è rappresentata dalla componente finanziaria, assicurativa e previdenziale che, nel suo insieme, è pari a 638,3 miliardi; di questi, 533,5 miliardi sono investiti in prodotti del risparmio gestito (il 70,5% del portafoglio) e 104,8 miliardi in strumenti finanziari amministrati (il 13,8%). La liquidità in portafoglio si attesta a 118,5 miliardi, con un’incidenza del 15,7% in portafoglio. “Ancora un trimestre di dati record per il mondo delle reti”, ha dichiarato Paolo Molesini, presidente dell’associazione. Secondo Molesini, la crescita costante di masse e quota di mercato “è la conferma che il modello della banca-rete è il modello vincente nel settore del private banking”.
Continua la marcia delle reti di consulenza, a settembre raggiunto il nuovo record di patrimonio

Mathieu Stern (Unsplash)
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