Coronavirus: come si posizionano i fund selector

Captura_de_pantalla_2020-03-10_a_las_16
White printed poster, Unplash

I listini europei aprono in positivo in attesa della riunione della Banca Centrale Europea prevista per domani, 12 marzo. La settimana è iniziata tutti i mercati finanziari sotto pressione a causa della crescente diffusione del Coronavirus in Europa ed USA, ma anche dalla guerra petrolifera scoppiata a seguito del fallimento dei negoziati dell'OPEC a Vienna.

Nella giornata di 9 marzo, la quotazione del greggio è infatti crollata all'inizio delle negoziazioni di circa il 30% dopo che la Russia ha rispedito al mittente la proposta del cartello di un ulteriore taglio di 1,5 milioni di barili al giorno effettivo da aprile fino alla fine dell'anno e, a sua volta, l'Arabia Saudita ha deciso di varare sconti massicci ai prezzi di vendita ufficiali al fine di rendere le proprie esportazioni di petrolio più competitive. Il timore di una guerra dei prezzi tra i maggiori produttori ha colpito duramente anche i listini azionari emergenti, che hanno riportato nella prima seduta della settimana un crollo di oltre il 6%, con perdite giornaliere comprese tra il -4% di India, Corea del Sud, Russia, Malesia e Taiwan fino al -8% dell' Arabia Saudita, del -12% del Brasile e del -13% dell’Argentina.

Secondo Giorgio Bensa, fund selector di Ersel AM SGR, la reazione dei mercati obbligazionari è stata violenta, dettata da aspettative di cali significativo nella crescita economica e nella dinamica dell’inflazione; sconta inoltre manovre sui tassi o iniezioni di liquidità da parte delle banche centrali. “I mercati azionari sembrano prezzare soltanto gli elementi negativi, anche per l’oggettiva difficoltà di comprendere appieno la portata dello shock su domanda e offerta. Nel tempo emergeranno vincitori e vinti: prezzi dell’energia più bassi e aspettative di inflazione contenute potranno infatti essere di sostegno alla redditività per molti settori. La diversificazione si è nuovamente rivelata la sola arma per contrastare queste fasi, grazie ai guadagni sui titoli di stato dei paesi più solidi che hanno consentito di attutire le perdite sugli attivi di rischio”, spiega il manager.

Come si posizionano i fund selector

"Sebbene l'elevata volatilità dominante sui mercati ci induca nel breve termine ad un atteggiamento prudente sui portafogli, la rapida correzione a cui stiamo assistendo sta facendo scendere i multipli di valutazione verso livelli decisamente più attraenti di inizio anno ed in linea con la media storica", ha commentato Andrea Daffara, fund selector di Sella SGR. "Se il quadro macro dovesse stabilizzarsi nei prossimi mesi valuteremo di incrementare il peso dell'azionario emergente nella nostra asset allocation, con una preferenza geografica per l'Asia e per i titoli tecnologici e legati ai consumi", ha aggiunto il gestore.

“Nelle ultime settimane la violenza e la velocità del ribasso dei mercati ci ha fatto capire quanto sia importante costruire portafogli ben strutturati e diversificati, utilizzando anche strategie alternative non direzionali”, spiega Enrico Bertozzi, responsabile Gestioni Patrimoniali di Cassa di Risparmio di Ravenna. “Oggi il futuro ci appare incerto e la cosa più sensata è dare uno sguardo agli insegnamenti del passato. Potremo verificare come le grandi opportunità d’investimento si sono sempre manifestate quando ci si è trovati in circostanze incerte ed estreme che hanno provocato il deprezzamento repentino di tutti gli assets, anche quelli di migliore qualità”, aggiunge.

“Spesso negli investimenti finanziari le cose migliori da fare sono quelle semplici, ma farle in questi momenti risulta spesso difficile. Allo stesso tempo, anche non svendere, in queste circostanze, può essere un approccio molto attivo. Valuteremo come implementare nuove idee di portafoglio per meglio cogliere le opportunità che si sono venute a creare sul mercato, ad esempio nei settori delle infrastrutture, delle utilities e della sanità”, conclude Bertozzi.