Il credito europeo è più attraente di quello statunitense. Anche in un contesto di crescita economica più bassa. È questo il giudizio di David Alty, head of Liquid research, Arcano Partners. “Storicamente - afferma - si tende a pensare che una crescita forte sia positiva per i titoli corporate, soprattutto nell’ambito high yield, che è quello su cui noi ci focalizziamo. La nostra view è leggermente più articolata”. Secondo Alty, il fatto che l’economia europea cresca a un ritmo compreso tra lo 0,5% e l’1% determina, in realtà, uno scenario positivo per il credito societario. Perché? “Crediamo che spinga i CFO, gli sponsor, i team di gestione a essere molto cauti su dove impiegare il capitale. Mentre negli USA, che crescono a un tasso del 3-4%, c’è un’elevata attività di M&A, buyback azionari, erogazioni di dividendi”, afferma il responsabile. Molti investitori inoltre sembrano sottovalutare la qualità degli emittenti corporate europei. “Negli USA ci sono molte storie eccitanti di crescita del settore tech, ma nel credito tutto questo non ci interessa: vogliamo utili stabili, modelli di business difensivi, pricing power. E il credito europeo ha dimostrato tutte queste caratteristiche negli ultimi, volatili anni”, argomenta Alty. Per quanto riguarda gli spread, non sono certo a livelli economici, ma anche su questo fronte l’Europa ha un vantaggio. Come ricorda Alty, gli high yield USA rendono il 7% in termini di dollari: “In Europa il segmento offre circa il 6% in euro, ma se si copre il cambio euro/dollaro il rendimento sale in effetti al 7,5%-8 per cento”.
1/4