Crémieux (Mirabaud AM): “La chiave per scommettere sulle obbligazioni convertibili è la loro convessità”

Nicolas Crémieux News
Nicolas Crémieux, immagine concessa (Mirabaud AM)

La crescita rallenta e per l’inflazione i tassi reali sono in discesa sotto lo zero. Trovare valore nel comparto del reddito fisso risulta perciò un compito proibitivo. Motivo per cui in vista del 2022, in cui questi fattori sembrano destinati a dominare la scena, delle fonti di rendimento alternative possono risultare una carta vincente per diversificare i bond in portafoglio. Ecco perché Mirabaud AM sta puntando molto sulle obbligazioni convertibili, un asset class in cui vanta una profonda competenza e in cui investe sia con delle strategie consolidate che di recente introduzione. “Ci aspettiamo che i rendimenti obbligazionari riflettano la normalizzazione dell'attività economica l'anno prossimo e riteniamo che includere obbligazioni convertibili in un portafoglio bilanciato possa essere una copertura efficace contro l'inflazione”, spiega Nicolas Crémieux, co-head dei Convertible Bonds di Mirabaud AM in un’intervista a FundsPeople. “Questi bond riducono l'esposizione ai tassi d'interesse, fornendo al contempo il beneficio aggiuntivo dell'esposizione azionaria, che crediamo possa tollerare un aumento dei rendimenti fino a quando il rendimento delle obbligazioni USA a 10 anni resterà inferiore al 2%”, specifica.

La chiave è la loro convessità

Si dice spesso che le obbligazioni convertibili offrano il meglio dei due universi, obbligazionario e azionario, poiché tendono ad avere caratteristiche sia del reddito fisso che delle azioni. Tuttavia, secondo l’esperto, la ragione principale per acquistare questa asset class, soprattutto in periodi di elevata volatilità, è la convessità cioè la capacità di intercettare più guadagni che perdite quando il prezzo delle azioni si muove. “La loro asimmetria li rende uno strumento di diversificazione perfetto per chi cerca di migliorare il profilo di rischio complessivo del proprio portafoglio”, dice. Inoltre l’asset class sta conoscendo un momento particolarmente florido, con un significativo aumento della base emittenti che aumenta le possibilità di diversificare gli investimenti. “Prevediamo che le emissioni di convertibili rimarranno sostenute, poiché l'aumento dei tassi è storicamente favorevole, mentre le nuove regole in arrivo dovrebbero sostenere le emissioni di titoli di qualità superiore”, dice Crémieux. “Inoltre, la galassia delle convertibili ha un'ampia percentuale di aziende di settori ad alta crescita, come la sanità, la tecnologia e i beni di consumo discrezionali, pari al 50% delle emissioni totali e guidati da tendenze secolari e venti di coda, tra cui l'invecchiamento della popolazione, la digitalizzazione e i millennial”, aggiunge.  

La nuova strategia Mirabaud Discovery Convertibles Global

Sulla scia di questo trend di ampliamento della base di emittenti, Mirabaud AM ha lanciato una strategia che investe nelle obbligazioni convertibili globali ma con un focus speciale sulle small e mid cap. La strategia Mirabaud Discovery Convertibles Global cerca infatti di individuare aziende giovani e innovative in tutto il mondo con una capitalizzazione di mercato inferiore a 5 miliardi di dollari. “Puntiamo su aziende che non siano ancora ampiamente riconosciute dal mercato, con fondamentali forti a un prezzo ragionevole. Crediamo che le loro prospettive rimangano molto favorevoli perché offrono una crescita a un costo inferiore rispetto alle large cap e la loro ascesa è spesso più veloce in un periodo di espansione”, spiega Crémieux.  Geograficamente, Europa e Asia rappresentano circa il 20% e il 30% del portafoglio, mentre la maggior parte si concentra sul mercato USA.

La gamma del gestore svizzero sulle convertibili include una strategia che rappresenta un fiore all’occhiello della società, il Mirabaud Sustainable Convertible Global, prodotto con un rendimento a un anno del 23%. Il fondo adotta una strategia ESG completa nella fase iniziale della selezione delle aziende con una combinazione di approcci top-down (esclusioni e selezione positiva) e bottom-up (analisi approfondita ed engagement), che le è valsa il label di sostenibilità ISR francese. “Crediamo che gli investimenti sostenibili possano migliorare le performance nel tempo, perché, rispetto agli approcci tradizionali, creano l'opportunità di comprendere meglio i rischi a lungo termine nelle aziende”, dice Crémieux.Tuttavia, per ogni investimento consideriamo sempre la solidità del bilancio aziendale e del potenziale di rialzo azionario. Per noi è cruciale che un’azienda gestisca positivamente le sfide del proprio settore e quanto affronti i temi sostenibili. L’engagement rappresenta per noi l’opportunità di aprire un dialogo con le aziende su questioni che influenzano il valore a lungo termine di un business”, conclude.