Crisi greca e Borsa cinese non esauriscono l'ottimismo degli strategist

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foto: autor cascade_of_rant, Flickr, creative commons

I mercati finanziari sembrano seguire il clima. Se l'estate dello scorso anno è stata mite, quella del 2015 è stata bollente, tra crisi greca, volatilità della borsa cinese e tensioni geopolitiche. Tutti fattori che hanno mantenuto nell'incertezza gli investitori per diverse settimane e che hanno contribuito all'aumento della volatilità. Nonostante l’andamento turbolento delle ultime settimane, i cambiamenti nella view sui mercati degli addetti ai lavori che hanno partecipato al Panel Strategist realizzato da AIAF per il terzo trimestre dell’anno, sono stati minimi rispetto al giudizio espresso a fine marzo.

Il sentiment rimane, dunque, complessivamente positivo: migliorano, infatti, anche se solo marginalmente, le aspettative sul mercato azionario, all’interno del quale il giudizio sull’equity americano passa da neutrale a leggermente positivo; ma il maggiore consenso lo ottengono il mercato azionario italiano e quello dell’area euro. Emerge, invece, una certa diffidenza verso il mercato obbligazionario. Gli intervistati dall’associazione italiana degli analisti e consulenti finanziari, infatti, spostano il proprio giudizio da positivo a neutrale per quanto riguarda i titoli governativi italiani e per i bond emergenti. Parere negativo unanime, invece, sui bond governativi americani.

Alla luce dei giudizi espressi dagli strategist e della performance del modello ottimizzato nel corso del secondo trimestre, seppur negativa comunque superiore al benchmark, l’asset allocation di AIAF mantiene posizioni lunghe sui corporate bond - europei e americani - e sulla componente azionaria italiana e dell’area euro, sfruttando il sovrappeso sul mercato monetario come elemento limitatore della volatilità sul portafoglio.

Il portafoglio standard che emerge dal Panel Strategist di AIAF è stato costruito sulla base di un processo quantitativo di ottimizzazione vincolata.