Dal 22 giugno nuovi limiti di quantità previsti per gli ordini nel mercato ETFplus

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foto: autor Air Force One, Flickr, creative commons

A partire dal 22 giugno 2015, all’interno della ‘Guida ai parametri di negoziazione dei mercati regolamentati’ organizzati e gestiti da Borsa Italiana, si legge che si modificheranno i limiti di quantità previsti per gli ordini inseriti nel mercato ETFplus. In particolare, si stabilisce che il quantitativo massimo di strumenti finanziari oggetto di una proposta di negoziazione sia pari a 100 EMS (Exchange Market Size), con riferimento agli ETF indicizzati classe 2, ETF a gestione attiva classe 2 e ETC/ETN classe 1, classe 2 e classe 3. Il limite di quantità per gli altri strumenti negoziati nel mercato ETFplus rimane pari a 50 EMS. Intanto, su Borsa Italiana, i fondi e le Sicav che dallo scorso dicembre sono quotate nel segmento ETFplus, seppure molto lentamente, continuano.

Così, lo scorso 28 maggio c’è stato il debutto di Pharus Sicav, di diritto lussemburghese con 11 comparti. Gli atri sono New Millenium Sicav e AcomeA SGR che hanno quotato, rispettivamente, 12 e 14 prodotti. Dopo l’estate, la Borsa dovrebbe ricevere almeno 15 società di gestione del risparmio, arrivando così a più di 100 prodotti. Fondamentalmente, su questo tipo di strumenti si potrà risparmiare fino al 50% rispetto alle commissioni previste per la classe retail tradizionale, più costose perché appesantite dai costi di remunerazione dell’attività di collocamento. Questi fondi sono quotati direttamente come classe L con condizioni simili alle classi previste per la clientela istituzionale. Costano meno perché non hanno le commissioni di ingresso che remunerano le reti distributive di banche e reti.

Eppure i tempi vanno a rilento, anche e soprattutto perché le banche sono poco disposte a fare concorrenza alle proprie reti di sportelli e consulenti che, peraltro, generano ricavi attraverso le strutture commissionali. Del resto, condizione imprescindibile della quotazione in Borsa di un fondo aperto o di una Sicav è che ci sia un market maker, ovvero un operatore incaricato dalle società emittenti dei fondi. Un privato, in altre parole, non può prendere on line un fondo di questo tipo, come potrebbe fare con un ETF. Ci vuole la presenza di un consulente finanziario che lo aiuti nella scelta e nel trovare una banca da dove far partire gli ordini di compravendita.