Dati EFAMA, la raccolta UCITS di ottobre salvata dai fondi obbligazionari

Nick Hillier, Unsplash
Nick Hillier, Unsplash

Il decimo mese dell’anno si chiude con una raccolta netta positiva per i fondi UCITS pari a 31 miliardi di euro, rispetto ai 12 miliardi di euro del mese precedente. La crescita non è però ugualmente distribuita fra le varie categorie di prodotto, come sottolinea Bernard Delbecque, senior director for Economics and Research di EFAMA.

"Il fatturato netto dei fondi azionari UCITS, pur rimanendo positivo, è sceso a un livello molto basso in ottobre, sullo sfondo degli aumenti dei casi Covid-19 e delle nuove misure di blocco", afferma.

Ritorno al fixed income

I dati della European Fund and Asset Management Association mostrano infatti il comparto dei fondi azionari in territorio positivo per soli 4 miliardi di euro ad ottobre, contro i 17 miliardi di settembre. Quadro opposto, in modo quasi speculare, per quanto riguarda l’obbligazionario che chiude l’ultima rilevazione con afflussi per 16 miliardi contro i 6 miliardi del nono mese del 2020. Cambiano segno inoltre i fondi monetari che dopo agosto e settembre in negativo per, rispettivamente, 12 e 7 miliardi, tornano con segno più per 9 miliardi.

Quello che appare come un atteggiamento prudenziale da parte degli investitori non intacca la raccolta combinata di UCITS e fondi alternativi che si mantiene stabile dopo l’estate. Agosto settembre e ottobre 2020 differiscono in minima parte con 30, 32 e 33 miliardi di euro di raccolta netta positiva. Questo per effetto del bilanciamento fornito dalla componente AIFs al totale aggregato. Gli alternativi hanno raccolto, infatti, ad agosto 5 miliardi di euro, 19 a settembre e 2 miliardi in ottobre.

Ultima annotazione quella relativa al patrimonio netto complessivo dell’industria del risparmio europea ottenuto unendo i dati provenienti dalle 29 associazioni nazionali incluse nell’indagine EFAMA. I net assets in diminuzione dello 0,3% a 17.602 miliardi di EUR.