Debacle Volkswagen, quali fondi internazionali ne sono colpiti?

"Un vero incubo per gli investiori" dicono da Deutsche Bank che a Volkswagen ha tagliato il rating sul titolo e dimezzato il target price fino a 130 euro. Così come hanno fatto JP Morgan o Credit Suisse. La casa automobilistica tedesca, finita sotto i riflettori per aver truccato 11 milioni di veicoli diesel venduti tra il 2008 e il 2015 in tutto il mondo, falsificando il loro impatto ambientale, ha generato pesanti perdite in Borsa nelle ultime due giornate: sono già andati in fumo circa 30 miliardi di euro e un segno in rosso preoccupante ha portato i titoli privilegati per la prima volta da oltre quattro anni sotto i 100 euro con un minimo di seduta a 95,51 euro.

Il risultato è che il titolo è crollato di un 20% sia lunedì sia martedì e ha portato giù con sé tutto il settore automobilistico. Per ora il titolo alla borsa di Francoforte sembra recuperare, ma il comparto auto europeo continuerà a soffrire. Ad esempio, Société Générale non sembra più propensa a consigliarlo. Frattanto Volkswagen ha già annunciato accantonamenti record da 6,5 miliardi nel bilancio del terzo trimestre in vista della maxi-multa in arrivo dalle autorità americane. Cosa che ha provocato il profit warning di una società che finora era stata in cima alle classifiche di settore. "Il bilancio di Volkswagen rischia di peggiorare, - dicono da Credit Suisse - ci potrebbero essere maggiori rischi per il pagamento dei dividendi". 

Le pesanti conseguenze sui titoli azionari di certo non hanno lasciato al margine i fondi d'investimento. Attraverso i dati di Mornigstar Direct abbiamo tirato fuori una lista di fondi delle società di gestione internazionali con una maggiore esposizione alle azioni Volkswagen, i cui portafogli sono stati attualizzati nel 2015.  

Fonte: Morningstar Direct