Dynasty Global Convertibles: il vantaggio di un approccio pragmatico alle convertibili

Philippe Halb News
Philippe Halb, immagine concessa (Dynasty AM)

Il 2024 si prospetta un anno di sfide globali che richiede una navigazione prudente nei mercati finanziari. Ha preso il via con tassi di interesse elevati, ma in linea con le indicazioni di Fed e Bce è prevista una loro riduzione nel corso dell'anno. Tuttavia la minaccia di un'inflazione persistente aggiunge un elemento di incertezza. “Una sorpresa al rialzo dell’inflazione potrebbe aumentare bruscamente la volatilità delle azioni e del reddito fisso”, osserva Philippe Halb CEO di Dynasty Asset Management, gestore lussemburghese specializzato in obbligazioni e in particolare nelle obbligazioni convertibili. Soffermandosi sulle principali fonti di incertezza per gli investitori, il CEO cita il panorama politico e la geopolitica. Nel 2024 si voterà in oltre 64 Paesi, coinvolgendo il 49% della popolazione mondiale: le elezioni più attese sono senza dubbio le presidenziali degli Stati Uniti di novembre. “Potrebbero determinare un aumento della volatilità dell'equity a breve termine," sostiene Halb. Ma si voterà anche in altre importanti economie come l’India e Regno Unito. "L'espansione del conflitto in Medio Oriente potrebbe innalzare i prezzi del petrolio, aumentando il rischio di recessione per le economie fragili", continua Halb. Sotto stretta osservazione vi è anche la salute economica della Cina: "Un rallentamento improvviso potrebbe interrompere gli investimenti esteri e colpire duramente l’azionario cinese," avverte l’esperto.

I vantaggi delle convertibili

Secondo Halb sono due i motivi principali che rendono i bond convertibili, in cui il gestore investe tramite la strategia Dynasty Global Convertibles che nel 2024 ha ottenuto il rating FundsPeople, interessanti nell’attuale contesto di mercato. La prima è che hanno registrato ottime performance nel 2023, ma si aspetta che crescano ulteriormente. E in secondo luogo, offrono un eccezionale rapporto tra rendimento e volatilità nel lungo termine. “Per quanto riguarda il primo punto, è importante notare che il 2024 è iniziato con tassi di interesse elevati. Senza speculare sulle intenzioni delle banche centrali, i tassi di interesse elevati spingeranno ulteriormente le aziende a utilizzare obbligazioni convertibili per abbassare i tassi delle cedole. Ciò comporterà un aumento degli emittenti nel mercato delle convertibili”, analizza Halb. Riguardo al secondo punto, nel lungo termine le obbligazioni convertibili offrono le stesse performance delle azioni con un'esposizione alla volatilità praticamente dimezzata. “Esaminando le performance annualizzate su 15 anni di azioni e obbligazioni convertibili, non si osserva alcuna differenza significativa”, sottolinea il CEO e gestore della strategia Dynasty Global Convertibles. “D'altra parte, nello stesso periodo, le obbligazioni convertibili presentavano una volatilità del 10,27%, contro il 16,75% delle azioni. Pertanto, le obbligazioni convertibili offrono l'opportunità unica di ridurre la volatilità del loro portafoglio senza compromettere le performance”, dichiara.

Chi è Dynasty AM

Dynasty AM è stata fondata nel 2014 da Phillipe Halb e Laurent Pluchard, che detengono ancora oggi le redini dell'azienda. “Fin dall'inizio, ci siamo specializzati in obbligazioni ad alto rendimento e convertibili, e ci siamo uniti con orgoglio a Iris Finance, un gruppo indipendente di gestione degli investimenti”, spiega Halb. “Crediamo profondamente nell’analisi ‘bottom-up’, con un focus sui fondamentali delle aziende, perseguendo una strategia di investimento indipendente dai cicli di mercato e guardando a un orizzonte di investimento a lungo termine”, dice. “Ci basiamo sulla convinzione. Il semplice fatto che una nuova emissione sia idonea ai benchmark non implica necessariamente una nostra partecipazione. Al contrario, fondiamo le nostre scelte di investimento su solide motivazioni. Ad esempio, la nostra profonda convinzione nelle tendenze della cybersicurezza e della tecnologia ci ha portato a scegliere aziende come Palo Alto e Be Semiconductor. Oppure, ad esempio, il nostro posizionamento su Booking e Uber ci ha permesso di beneficiare dalle opportunità create dalla pandemia”, spiega Halb. “Questo pragmatismo ci ha premiato. Infatti, nel 2023, il fondo Dynasty Global Convertibles è riuscito a ottenere una performance superiore all’11,3% che ha permesso al fondo di classificarsi tra i primi tre fondi nella sua categoria”, dice il CEO e gestore.

Dynasty Global Convertibles

La strategia di Dynasty si distingue per il suo approccio pragmatico, enfatizzando la semplicità e seguendo quattro principi fondamentali. 1) È un portafoglio puro di obbligazioni convertibili; 2) Non include obbligazioni convertibili legate ai settori bancario e assicurativo per evitare l'esposizione al loro elevato rischio sistemico; 3) Non incorpora obbligazioni sintetiche a causa di problemi di liquidità e volatilità eccessiva; 4) Non detiene opzioni su azioni o futures. “Evitiamo anche con decisione di scegliere titoli investment grade troppo ricchi solo per ‘abbellire’ il portafoglio”, spiega Halb. “Le nostre analisi ci hanno spinto a non trascurare mai obbligazioni convertibili ad alto rendimento e non valutate, che costituiscono l'80% del mercato complessivo”, continua. “Inoltre, includiamo ogni categoria di convertibili nei nostri fondi e, a differenza della concorrenza, evitiamo di concentrarci solo sulle convesse”, dice.

Frutto dell’approccio basato sulla convinzione, che implica una selezione più mirata di titoli, il portafoglio comprende tra le 50 e le 75 posizioni, rispetto a fondi analoghi che solitamente investono in circa 150 posizioni. “Ci concentriamo su intelligenza artificiale, cybersicurezza e semiconduttori per quanto riguarda il settore tecnologico”, dice il gestore. “Abbiamo investito in titoli legati al turismo come Booking, TUI o Airbnb per sfruttare il rimbalzo post-COVID del settore. E anche cavalcato l'onda della transizione energetica con le nostre posizioni su Schneider Electric e Ivanhoe Mines”, continua. “Infine, in linea con la natura difensiva del nostro fondo, abbiamo aumentato la partecipazione in asset legati all'oro”, spiega.

Attualmente, il portafoglio è composto per il 91% da obbligazioni convertibili/bond e per il 9% da liquidità/cash-equivalenti. Il rating medio è BBB. La denominazione valutaria è distribuita in modo quasi equo tra Euro e Dollari Usa. “Nell'ultimo mese abbiamo aumentato gli investimenti in aziende di alta qualità per mitigare la volatilità attuale. È importante considerare che, come già accennato, le obbligazioni convertibili sono intrinsecamente meno volatili rispetto ai portafogli azionari”, dice Halb. “Complessivamente, abbiamo iniziato il 2024 cercando di limitare temporaneamente il nostro rischio e l'esposizione alla volatilità, in attesa di ulteriori indicazioni da parte della Fed e della Bce riguardo al momento del taglio dei tassi di interesse”, conclude.