Sono giorni di forti dati americani e di dati europei che, dopo essere stati per qualche settimana poco meno che disastrosi, iniziano di nuovo a volgere in positivo. Dati migliori, però, significano più incertezza sul Quantitative easing europeo, l’unica cosa che fino a oggi è sembrata interessare veramente al mercato. Insomma, può profilarsi il meglio o il peggio ma, borse e bond si comportano come se si trovassero in un mondo tranquillo, strutturalmente solido e privo di inflazione e di deflazione.
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