È tempo di obbligazioni in RMB

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foto: autor reevery, Flickr, creative commons

La Cina prosegue nel suo percorso di crescita economica, anche se il passo non è più quello precedente la crisi finanziaria ovvero superiore al 10% annuo. I motivi? La Cina sta monitorando con attenzione possibili fattori destabilizzanti come il forte aumento dell’indebitamento privato, la sensibilità dei prezzi delle abitazioni e la conversione del debito delle amministrazioni locali in strumenti governabili dalle autorità centrali. Gli analisti restano fiduciosi sulle capacità del governo cinese di portare avanti sia le riforme di lungo termine che trovano al centro i servizi pubblici (sanità e pensioni, educazione, infrastrutture e efficientamento del sistema amministrativo) che il mantenimento del trend di crescita a breve fissato in un +7% per quest’anno attraverso incentivi fiscali e politica monetaria.

Hong Kong vs Shanghai

Sul tema degli investimenti la preoccupazione maggiore è la possibile fuoriuscita di flussi dal paese. Spiega Corrado Caironi, investment srategist di R&CA: “gli indici azionari di Shanghai sono raddoppiati negli ultimi dodici mesi anticipando gli interventi monetari e fiscali a supporto della crescita e cavalcando la riforma finanziaria che ha aperto le porte a nuovi investitori con la connessione dei mercati di Hong Kong e Shanghai”. Gli analisti restano convinti che nonostante le valutazioni non siano appetibili come un anno addietro l’economia rimane impostata positivamente mentre le riforme governative saranno sempre più di supporto al mercato borsistico. L’esperienza dei gestori indica quindi un basso rischio di crollo del mercato finanziario, una maggiore attenzione alla rotazione settoriale e valutazioni che indicano una maggiore appetibilità alla azioni quotate nell’indice di Hong Kong.

Obbligazionario in RMB

Nel mercato obbligazionario l’aumento di emissioni ‘corporate’ in valuta cinese è in continuo aumento, superando l’ammontare del debito governativo. Continua Caironi: “il forte aumento dell’indebitamento complessivo del paese si è riflesso nel mercato obbligazionario che è diventato il terzo mercato al mondo con oltre 6 trilioni di dollari di titoli negoziabili, solo dietro USA e Giappone”. E precisa: “nonostante le dimensioni, restano comunque evidenti limiti nella valutazione dei titoli per mancanza di informazioni dettagliate e ufficiali; le autorità hanno iniziato ad aggiornare la regolamentazione, mentre la normativa sul fallimento, in una logica di protezione per gli investitori, è in piena evoluzione”. Insomma il mercato offre un'ampia gamma di soluzioni con tassi relativi molto interessanti e duration limitate; inoltre le caratteristiche del mercato sembrano offrire una decorrelazione con i principali indici obbligazioni sviluppati: fattore interessante in una fase di possibile rialzo dei rendimenti che partirebbe dagli USA.