Ecco i punti di MiFID II che la Commissione vuole rivedere

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François Genon, Unsplash

MiFID II ha appena festeggiato il suo secondo anniversario e a breve sarà sottoposta a un processo di revisione e analisi circa la sua implementazione in Europa. EFAMA, l'Associazione rappresentativa del mercato europeo della gestione degli investimenti, ha già comunicato alle associazioni nazionali di categoria che la Commissione europea pubblicherà una prima consultazione nelle prossime settimane.

Come spiega Finreg 360, studio legale con sede a Madrid specializzato nella regolamentazione del settore finanziario, tale consultazione sarà pubblicata entro il 3 marzo e tratterà i seguenti punti della normativa:

  • il funzionamento dei sistemi di negoziazione organizzati (Organised Trading Facilities od OTF), il numero di quelli autorizzati, la loro quota di mercato, la gamma di strumenti finanziari ammessi alla negoziazione su queste piattaforme, negoziazione matched principal…
  • il progresso del regime del mercato delle PMI, considerando il numero di sistemi multilaterali di negoziazione (MTF) registrati come mercati delle PMI in espansione, il numero di emittenti presenti in essi e i corrispondenti volumi di negoziazione;
  • l’impatto dei requisiti di trading algoritmico, compresa la negoziazione ad alta frequenza;
  • esperienza con il sistema di messa al bando di determinati prodotti e pratiche;
  • l’applicazione di sanzioni amministrative e penali;
  • l'effetto dell'applicazione di limiti e controlli di posizione sulla liquidità, l'abuso di mercato e la formazione di prezzi e condizioni di liquidazione corrette nei mercati dei derivati sulle materie prime;
  • l'attuazione pratica del compimento degli obblighi di trasparenza pre e post-negoziazione dei mercati regolamentati (MTF, OTF e APA, dispositivo di pubblicazione autorizzato), in particolare sull'esito del meccanismo di limitazione dei volumi;
  • l'impatto dell'obbligo di comunicare tutti i pagamenti, le commissioni e i benefici non monetari, relativi alla prestazione di un servizio d’investimento o di altro tipo per il cliente;
  • l'opportunità di continuare ad applicare le esenzioni agli obblighi di trasparenza pre-negoziazione;
  • l'impatto sui mercati azionari europei delle esenzioni dagli obblighi di trasparenza pre-negoziazione;
  • funzionamento, contenuto e formato del transaction reporting;
  • i progressi nel processo di spostamento delle operazioni in derivati OTC (over-the-counter) verso mercati organizzati;
  • il funzionamento delle regole relative all'accesso non discriminatorio delle sedi di negoziazione alle controparti centrali (CCP).