EFAMA chiede dei distinguo nella valutazione del greenwashing

Green news
Martin Longin (Unsplash)

Alla fine dello scorso anno, l'EFAMA ha dichiarato che la sua priorità per il 2023 sarebbe stata quella di valutare il rischio di greenwashing nell'offerta di fondi sostenibili in Europa. C'è però un distinguo da fare indurre intenzionalmente gli investitori all'errore e sbagliare una regolamentazione non ben definita. La preoccupazione del settore è che questi due casi vengano accomunati, senza distinzioni.

"In un contesto caratterizzato da definizioni poco chiare a livello europeo dei concetti chiave della finanza sostenibile e dalla mancanza di dati ESG completi, comparabili e trasparenti, tutti gli operatori del mercato sono preoccupati per il rischio di greenwashing", riconosce l'EFAMA. Pertanto, nella loro risposta alla recente consultazione delle autorità di vigilanza europee su questo tema, hanno sottolineato l'importanza di definire gli attributi chiave del greenwashing per contrastare le pratiche ingannevoli.

"Un comportamento intenzionalmente fuorviante in relazione agli investimenti sostenibili non dovrebbe essere tollerato, così come non sono tollerate altre pratiche fuorvianti in relazione al rischio o al rendimento". Tuttavia, dato l'attuale grado di incertezza normativa e gli sviluppi in corso, dobbiamo fare attenzione a non applicare il termine greenwashing in modo troppo ampio", sottolinea Anyve Arakelijan, consulente per le politiche normative dell'EFAMA. Per la professionista è fondamentale rafforzare la comprensione di ciò che costituisce greenwashing e disporre misure di vigilanza armonizzate per affrontare questo rischio. "Altrimenti, la fiducia degli investitori nella finanza sostenibile potrebbe essere seriamente compromessa, minacciando gli sforzi di transizione verso un'economia più sostenibile", avverte.

Che cos'è e cosa non è il greenwashing

Secondo l'EFAMA, la valutazione dovrebbe considerare due componenti del greenwashing:

  1. tentare consapevolmente di travisare le pratiche o le caratteristiche di sostenibilità di un prodotto
  1. avere l'obiettivo o l'intento di ingannare o fuorviare il destinatario della richiesta di un prodotto sostenibile

Tuttavia, dall'Associazione ritengono che, anche se non c'è l'intenzione di ingannare o fuorviare il destinatario della richiesta di sostenibilità, si può comunque parlare di eco-riciclaggio in caso di grave negligenza da parte degli operatori del mercato finanziario che effettuano la richiesta.

Per l'EFAMA, prima di proporre nuove leggi o linee guida è necessario individuare (e quindi colmare) le attuali lacune normative. Sottolineano inoltre la necessità di un approccio allineato e coerente per affrontare i rischi di greenwashing nel settore finanziario in tutta Europa e a livello internazionale, al fine di ridurre la confusione e il rischio di una dannosa frammentazione del mercato.