Equity internazionale, la scelta strategica di Banca Aletti

Davide Fossaati news
Davide Fossati. foto ceduta (Banca Aletti)

La banca è dotata di un modello proprietario quali-quantitativo che gestisce l’intera offerta della rete private e retail in ottica prodotti equivalenti. Il processo di selezione genera uno scoring esclusivo incrociando dati storici, valutazioni prospettiche e costi. “Per quanto riguarda gli aspetti ESG, le risultanze del modello vengono arricchite con i riferimenti agli art.8 e art.9 del regolamento SFDR”, spiega Davide Fossati, strategist e fund selector del team Consulenza e Active Advisory di Banca Aletti. “I dati sono integrati con un questionario di due diligence ESG interno, compilato dall’asset manager. L’obiettivo è di indagare la struttura aziendale, le caratteristiche dei prodotti ed il processo d’investimento della fabbrica prodotto in tema di finanza sostenibile. Si tratta di azioni che nel medio lungo termine offrono premi al rischio attraenti, valutazioni selettivamente economiche e volatilità contenuta rispetto agli indici tradizionali. La selezione dei prodotti si concentra sulla ricerca di strategie in grado di generare alpha su temi specifici del segmento ESG: transizione energetica, biodiversità, mobilità sostenibile, nutrizione”.

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