La difficoltà di accesso ai dati nei private markets costituisce una barriera significativa. In una tavola rotonda dell’ultima edizione del Salone SRI, i gestori di fondi hanno condiviso le loro strategie per affrontare questa criticità.
Il futuro dei mercati privati è ESG, ma la vera sfida si gioca sul fronte dei dati. Questo il principale messaggio emerso da una conferenza dal titolo “Come l’ESG trasforma i private markets (player e aziende)” in programma durante l’ultima edizione del Salone SRI, che si è svolto la scorsa settimana a Milano. Negli ultimi anni, l’industria del risparmio gestito si è impegnata profondamente nell’integrazione dei criteri ESG (Environmental, Social, Governance) nelle strategie di investimento. Ora questo processo sta prendendo piede anche nei mercati privati. Tuttavia, per allineare gli asset privati agli obiettivi di sostenibilità il principale ostacolo è la mancanza di dati. L'analisi ESG, storicamente più consolidata nei mercati pubblici, si sta espandendo verso un universo di investimento più complesso, dove emerge la necessità di competenze e metodologie innovative.
Dati ESG: la sfida cruciale
L’accesso ai dati è un tema centrale per gli operatori dell’industria del risparmio gestito. Silvia Mauri, Senior Sales Manager and Head of Insurance Business Development di BNP Paribas Asset Management, sottolinea come la scarsità di dati nei private markets rappresenti una barriera significativa. "Spesso i dati sono riservati o addirittura inesistenti. Abbiamo sviluppato una metodologia specifica per colmare questo vuoto, utilizzando questionari ESG, attribuendo punteggi e promuovendo l’engagement diretto con le aziende," ha spiegato. Sul fronte delle soluzioni di investimento BNPP AM si concentra su investimenti in infrastrutture 100% sostenibili, in linea con la tassonomia europea, puntando su megatrend come digitalizzazione, intelligenza artificiale ed evoluzione demografica. Inoltre, il gestore francese è anche attivo negli investimenti in foreste gestite in modo sostenibile, con l’obiettivo di combattere il cambiamento climatico e preservare la biodiversità.
La chiave è l’engagement
Anche per Nordea Asset Management, il problema dei dati è centrale. Riccardo Tedesco, Team Lead Strategic Solutions del gestore, descrive i private markets e l’ESG come "un connubio perfetto", dove l’interazione diretta con le aziende consente di affrontare il tema della sostenibilità con un approccio personalizzato. "Il nostro focus principale è l’impact investing”, afferma Tedesco. “Abbiamo sviluppato un framework proprietario basato sui pilastri del Global Impact Investing Network (GIIN): intenzionalità, addizionalità e misurazione dell’impatto," ha dichiarato Tedesco, evidenziando l’importanza di soluzioni su misura per il private equity e il contributo attraverso l’analisi ESG in questa asset class agli obiettivi di decarbonizzazione.
Il ruolo strategico del private equity ambientale
Lorenzo Fusco, Principal – Private Equity Environment di Pictet Asset Management, ha evidenziato come il private equity stia sempre più adottando strategie ambientali, una tendenza consolidata con la creazione di strategie tematiche focalizzate sull’ambiente. "Con le giuste partnership, la raccolta dati nei mercati privati può persino superare quella dei mercati quotati," ha osservato Fusco. Inoltre, il settore delle energie rinnovabili e della mobilità elettrica offre opportunità di rendimento elevate, nonostante le possibili oscillazioni a medio termine di queste tematiche nell’attuale contesto economico.
Alla tavola rotonda, moderata da Fabrizio Guidoni, Responsabile Ufficio Studi ET.Group, hanno preso parte anche Giovanna Zacchi, Responsabile della funzione ESG Strategy di BPER, che ha messo in luce le sfide per l’accesso ai dati ESG delle PMI italiane nell’ottica di supportarle in un percorso di transizione green. Infine, Michela Rota, Responsabile Sustainability & Climate Client Coverage Sud e Est Europa di MSCI, ha sottolineato i progressi compiuti dal provider di indici, grazie all’innovazione tecnologica e a partnership mirate, nell’estendere ai mercati privati la copertura ESG.