I prodotti passivi, e in particolare gli ETF, sono strumenti che in Banco Posta Fondi SGRvengono utilizzati in modo importante nella costruzione dei portafogli, principalmente per la loro versatilità, spiega Gaia Salford, portfolio manager della società: “Coprono infatti un ampio universo investibile a livello di asset class, profilo ESG, settori, fattori e per la semplicità del loro utilizzo grazie alla trasparenza e facilità di reperimento di dati che li riguardano”. Gli ETF consentono come sappiamo di agire rapidamente sui portafogli, a un costo contenuto. “La nostra convinzione è che la combinazione di strumenti passivi e attivi, permettendo di ottenere esposizione al beta di mercato a costi contenuti e di avere accesso a fonti di alfa diversificate, possa nel lungo periodo creare stabilmente valore aggiunto”. In questo contesto macroeconomico, prosegue Salford, “in coerenza con la nostra view che prevede la fase finale del ciclo di rialzo da parte delle banche centrali, crescita in rallentamento e inflazione in discesa anche se a ritmi più lenti rispetto a quanto auspicato dai banchieri centrali, gli strumenti passivi che risultano per noi più interessanti all’intero del segmento obbligazionario sono i prodotti governativi core e di credito di alta qualità. Sulla parte governativa vediamo valore sia in termini nominali, sia in termini reali, soprattutto sul mercato statunitense”. Per quanto concerne il credito, l’esperta esponde l’interesse soprattutto nel segmento investment grade, “che dovrebbe avere performance in linea con i governativi core e garantire una certa stabilità al portafoglio in scenari anche abbastanza volatili come quelli di fine ciclo economico”.
2/4