La lunga esperienza dei gestori su questi settori si è dimostrata chiave nel cogliere queste opportunità quando le condizioni macroeconomiche e/o le dinamiche settoriali stavano cambiando.
L’approccio di gestione del fondo Eurizon Azioni Energia e Materie Prime, che ha ottenuto il rating Consistente (C) FundsPeople 2020, si fonda essenzialmente sull’analisi bottom up e sullo stock picking per i settori oggetto di investimento del fondo, quello energetico e dei materiali di base.
L’attività di selezione è fondamentale e si propone di individuare aziende solide in grado di offrire una buona generazione di cassa e presentano buone prospettive per la futura remunerazione degli azionisti tramite dividendi o riacquisti di azioni proprie. Il primo passo operativo della selezione dei titoli sono le valutazioni assolute, a cui si aggiunge un’analisi sui multipli sia rispetto alla propria storia che rispetto al settore. “Questo primo screening viene arricchito con considerazioni del mercato sottostante sia in termini di industria che macroeconomici. Il fondo, grazie a questa metodologia, risulta nel complesso molto concentrato ed attivato soprattutto sulle aree Europa e Stati Uniti”, spiega Maria Luisa Medaglia, analista energia e materie prime e gestore del fondo. “Attualmente si compone di circa 60 titoli con scommesse significative su 15 di essi. A livello geografico l’esposizione netta agli Stati Uniti è di circa il 50% e 30% quella europea”.
Francesco Sedati, responsabile Fundamental Research di Eurizon Capital SGR aggiunge: “il punto di forza del prodotto è quello di avere un benchmark sottostante che al suo interno appare profondamente differenziato, offrendo opportunità di investimento sia in un mercato rialzista che ribassista. La lunga esperienza su questi settori si è dimostrata chiave nel cogliere queste opportunità quando le condizioni macroeconomiche e/o le dinamiche settoriali stavano cambiando”.
Nel 2019 il posizionamento del portafoglio è stato complessivamente pro-ciclico e caratterizzato da una preferenza per l’investimento nel comparto energetico lato downstream nella prima parte dell’anno e upstream nella seconda parte grazie al sostegno del prezzo della commodity garantito da un Opec allargato compatto. “Tra i materiali di base le idee di investimento più significative si sono concentrate sulle società minerarie con un’offerta sotto pressione e i temi di consumo legati alla sostenibilità”, spiega Sedati.
“Per il 2020 il posizionamento sul comparto energetico è guidato dalla preferenza per le società petrolifere più pronte rispetto ad altre a guidare la transazione energetica, mentre sul lato materiali di base restano intatti i temi dell’anno precedente che quest’anno potrebbero beneficiare dei possibili stimoli alla spesa infrastrutturale cinese e quelli legati ai consumi sostenibili”, conclude Medaglia.