Molte società, dopo il rimbalzo, sembrerebbero già abbastanza care rispetto ai fondamentali. I dati aziendali sono ancora incerti e in probabile calo.
I mercati azionari nell’ultimo mese sono in netto recupero dalle grosse perdite registrate a marzo. I tassi governativi guida (Treasury americani e Bund tedeschi) rimangono stabili sui livelli minimi degli ultimi mesi e il dollaro si sta piano piano rafforzando. Lo spread italiano è in netto calo, a seguito delle indicazioni positive sul recovery fund europeo.
Cosa aspettarci dall’evoluzione del contesto generale?
La volatilità sta scendendo e i mercati sono più positivi grazie alla ripresa delle attività economiche. “Continueremo naturalmente a tenere gli occhi puntati sui dati sul contagio”, afferma Andrea Conti, macro research di Eurizon Capital SGR. “Secondo le evidenze, il contagio a livello globale è ancora in allargamento e sta crescendo nei Paesi dove è arrivato in ritardo come in Sud America e India. Inoltre bisogna guardare anche ai fondamentali economici e agli utili aziendali”
Il posizionamento di Eurizon
“Manteniamo un atteggiamento neutrale verso i tassi governativi guida: siamo sottopesati sui Bund tedeschi dato che sono molto lontani dal loro punto di equilibrio di lungo periodo e offrono rendimenti negativi”, spiega Conti. “Per quanto riguarda le obbligazioni corporate, le nostre preferite sono quelle investment grade dato che sono protette dalle politiche implementate dalle Banche centrali. Abbiamo in portafoglio anche obbligazionari high yield ed emergenti ma siamo consci del grado di rischiosità più elevato”.
Per quanto riguarda il mercato azionario bisogna tenere sotto controllo gli utili. “Molte società, dopo il rimbalzo, sembrerebbero già abbastanza care rispetto agli P/E atteso.
Fonte: Eurizon Capital SGR su dati Thompson Reuters al 28 maggio 2020.
Sebbene è evidente che gli utili aziendali siano incerti e in rallentamento, le azioni rimangono più interessanti rispetto le alternative, dati i bassi livelli dei tassi cedolari offerti dal mercato obbligazionario. In questo momento siamo leggeremente in sovrappeso sull’azionario dato che ci aspettiamo che gli investitori, in questo contesto, cercheranno di sfruttare il premio al rischio. Completiamo il nostro posizionamento rimanendo lunghi sullo Yen per attenuare la volatilità complessiva”, conclude l’esperto.