Eurizon, la lunga strada verso la normalizzazione

Andrea Conti, responsabile Macro Research Team, Eurizon
Andrea Conti. Foto ceduta (Eurizon)

Prosegue il recupero dei mercati mondiali trainato dalle notizie positive sulla distribuzione del vaccino anti-covid. L’Europa si trova un po’ in ritardo rispetto al resto del mondo ma mostra segnali di robusta ripresa. “Ci vorrà ancora molto tempo per raggiungere l’immunità di gregge a livello globale”, spiega Andrea Conti, responsabile del Macro Research Team di Eurizon Capital SGR. “L’andamento delle economie dipende sempre più dai dati di diffusione della pandemia e dagli stimoli monetari e fiscali. Anche sotto l’amministrazione Biden, gli Stati Uniti mantengono delle restrizioni molto più deboli rispetto a quelle europee. Inoltre le politiche ultra accomodanti della FED hanno favorito la ripresa dell’industria manifatturiera”, spiega. “Anche in Europa le imprese manifatturiere trainate dalla domanda globale hanno mostrato dei segnali di recupero. Rimangono indietro le imprese legate ai servizi che soffrono la stagnazione della domanda domestica”.

Obbligazionario

Sul mercato obbligazionario continua la strada verso la normalizzazione dei tassi d’interesse. “Siamo convinti che nei prossimi mesi le curve dei tassi americani e tedeschi continueranno ad irripidirsi. Anche i livelli di spread nell’eurozona sono molto cambiati”, spiega Conti. “La notizia del governo Draghi ha favorito un restringimento del differenziale dei tassi italiani con quelli degli altri Paesi. Ci aspettiamo che da ora in avanti i differenziali saranno governati soprattutto dalla curva tedesca che cresce rispetto a quella italiana che scende. Ci aspettiamo, in futuro, una maggiore stabilità anche sul governativo emergente: pian piano una maggiore stabilità della curva dei tassi americana permetterà anche a questa asset class di ottenere rendimenti positivi”. La società mantiene il giudizio buy sul debito high yield sia dei Paesi sviluppati che dei Paesi in via di sviluppo.

Azionario

Per quanto riguarda i mercati azionari, gli utili mostrano segnali di ripresa incoraggianti. “Pensiamo che questa asset class offra dei vantaggi notevoli in termini comparativi con il reddito fisso”, spiega l’economista. “Bisogna dire che parte delle valutazioni sono già state scontate, per questo motivo rimaniamo investiti ma allo stesso tempo neutri. Questo posizionamento ci permette di incrementare le nostre posizioni in linea con l’andamento del mercato”.

Valute

“Siamo convinti che ci troviamo verso le battute finali dell’indebolimento del dollaro quindi manteniamo un posizionamento neutrale nei suoi confronti. Rimaniamo positivi verso le valute emergenti”, conclude Andrea Conti.