FIAT addio, FCA debutta oggi a Wall Street e a Piazza Affari

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foto: autor Palazzo Chigi, Flickr, creative commons

Si chiude una storia e ne comincia un'altra. Da ieri la FIAT è ufficialmente diventata FIAT Chrysler Automobiles NV (FCA), società di diritto olandese domiciliata fiscalmente a Londra. Dopo 111 anni di quotazione sulla Borsa Italiana, il titolo debutta oggi nella nuova veste nei mercati azionari di New York e Milano. Il cerchio si è chiuso lo scorso venerdì con il via libera dalla Consob alla pubblicazione del documento informativo per la quotazione delle azioni ordinarie di FCA sul mercato telematico azionario. Anche l'Autorità olandese per i mercati finanziari ha completato il suo esame del documento informativo.

La fusione ha effetto dal 12 ottobre 2014 e le azioni ordinarie di FCA saranno negoziate sul NYSE alle 9:30 locale a New York e subito dopo sul MTA, come comunicato da Borsa Italiana. Sergio Marchionne, ad della società,  e il presidente John Elkann sono oggi a New York per festeggiare il debutto a Wall Street suonando, a fine seduta, la simbolica campana di fine contrattazioni.

I numeri della trasformazione.

Quando cinque anni fa Sergio Marchionne arrivò alla guida di FIAT, i bilanci erano in rosso da quattro anni con una perdita cumulata di 8 miliardi di euro nonostante 70mila dipendenti in meno, il titolo in borsa era sprofondato sotto i 5 euro e le principali banche avevano promosso un convertendo da 3 miliardi per garantire la sopravvivenza del Lingotto. Ma la svolta arrivò nel 2009 con l'acquisto di Chrysler. In poco più di un lustro l'azienda torinese si è trasformata in un gruppo globale integrato (il settimo produttore di auto al mondo), con attività in tutti i continenti e ricavi che sfiorano i 90 miliardi di euro (86,8 miliardi nel 2013). Inoltre, grazie al sistema del voto doppio che la legge olandese garantisce agli azionisti di lungo corso, la Exor della famiglia Agnelli, azionista di maggioranza con il 46,5% dei diritti di voto, rafforza il controllo sulla società.