FIDA lancia il primo rating per i prodotti assicurativi

Gianni Costan
Gianni Costan, foto ceduta (FIDA)

In occasione del Salone del Risparmio 2023, il gruppo FIDA, specializzato nello sviluppo di applicazioni software per i servizi finanziari e nella distribuzione e analisi di dati nel risparmio gestito, ha lanciato una novità assoluta per il mercato italiano, un rating che permetterà di coprire un vacuum nel mondo delle assicurazioni e di creare un sistema avanzato di valutazione e di monitoraggio dei prodotti IBIPs (i prodotti assicurativi di investimento), coerente con la Direttiva sulla distribuzione assicurativa. I prodotti assicurativi a contenuto finanziario presentano importanti affinità con i prodotti finanziari gestiti come fondi ed ETF ma la complessa struttura e le loro peculiarità li rendono da sempre particolarmente difficili da valutare. La misurazione delle principali caratteristiche quantitative e qualitative non può quindi passare per metodologie tradizionali.

Database proprietario

Alla base del rating IBIPs FIDA vi è la creazione di un database proprietario strutturato, standardizzato e clusterizzato, mai realizzato prima, che comprende tutti i prodotti venduti dalle società con sede in Italia: più di 2.700 strumenti tra quelli in collocamento e quelli attivi non più collocabili e 42 società, con sede legale o secondaria sul territorio italiano, così come definito dagli Albi IVASS (Sezione I e Sezione II del Registro Imprese e Gruppi assicurativi).

L’imponente database raccoglie e mantiene aggiornate tutte le caratteristiche dei prodotti e degli strumenti finanziari contenuti al suo interno, oltre 6.000 sottostanti di tutti i prodotti IBIPs analizzati, un centinaio di gestioni separate, oltre a 2.000 fondi interni e migliaia di fondi esterni.

Per ogni prodotto le informazioni si articolano in: aspetti anagrafici (modalità di sottoscrizione, durata, prestazioni e opzioni assicurative), aspetti finanziari (allocazione sottostante, rischi, target market, valutazione delle performance dei sottostanti), documenti legali e costi - sia quelli del contenitore assicurativo che quelli dei sottostanti (fondi esterni, ETF, fondi interni, gestioni separate). La IDD, in particolare, mette proprio i costi al centro del concetto di value for money, tema di particolare attenzione e attualità anche per il regolatore e che si intreccia con il sistema di rating.

L’intero sistema è particolarmente efficace per diversi obiettivi, fra cui la valutazione relativa dei singoli prodotti, il posizionamento e l’analisi di mercato su una gamma di strumenti molto ampia che copre oggi tutte le asset class e molti temi di investimento, riuscendo così a soddisfare la quasi totalità delle esigenze di una clientela progressivamente più evoluta e consapevole.

"La metodologia che abbiamo sviluppato analizza le principali fonti di valore e i relativi costi sia a livello di contenitore assicurativo che di sottostanti nei quali i premi sono investiti", dice Luca Lodi, head of R&D di FIDA . "La struttura di questi prodotti è piuttosto articolata e variegata; pertanto, la valutazione implica un processo di standardizzazione dei dati e la costruzione di cluster omogenei. Il rating e tutte le metriche intermedie sono un sistema estremamente efficace di analisi di mercato, posizionamento e di valutazione dei prodotti. La logica utilizzata è inoltre coerente con il tema del value for money, caro al regolatore, che mette appunto in relazione costi e valore aggiunto dei prodotti”